Sinossi
Un padre ferroviere strafottente e fantasioso, con la vocazione ostinata di pittore. Un figlio che si è sempre vergognato delle bugie del padre, ma che dopo tanti anni non è più sicuro dell'infallibilità dei ricordi. La memoria è infatti una somma di malintesi, e quanta vita vera può ancora sprigionare la sua confusione, spesso menzognera? E, soprattutto, come raccontare un uomo che ha romanzato continuamente la sua esistenza, uno che «credeva che le sue parole fossero in grado di rifare i fatti secondo i desideri o i rimorsi»? È questa la sfida letteraria vinta da Domenico Starnone che con questo libro ha fatto scuola, dando corpo al personaggio indimenticabile di Federí, in un continuo dialogo tra esperienza autobiografica e invenzione narrativa. Un libro straordinariamente nuovo, un classico contemporaneo. La casa di via Gemito odora di colori e acquaragia. I mobili della stanza da pranzo sono addossati alla bell'e meglio contro le pareti e, prima di andare a dormire, bisogna togliere dai letti le tele messe ad asciugare. Federico, detto Federí, ambizioso e insoddisfatto, desidera essere apprezzato come pittore di talento. Lavora invece come impiegato nelle ferrovie statali per dare da mangiare alla sua famiglia: alla moglie Rusinè, di una bellezza speciale, e ai loro quattro figli. A distanza di molti anni, è il primogenito a raccontare quel padre, così inquieto nel dimostrare le sue doti artistiche, così vitale e affascinante, ma anche così sopraffatto da insoddisfazioni e delusioni. Napoli porta ancora su di sé le tracce della seconda guerra mondiale, ma la memoria che ha il figlio di quei giorni è tutta concentrata sulle incandescenze di Federí. Proprio quel padre ingombrante a cui ha sempre cercato di non assomigliare è motore di una ricerca che lo riporta nella città-cosmo in cui affondano le radici del suo immaginario e della sua lingua di scrittore. Federí, con la sua prosopopea e le mani sporche di colore, trova posto tra i personaggi memorabili.
- ISBN: 8806244795
- Casa Editrice: Einaudi
- Pagine: 456
- Data di uscita: 06-10-2020
Recensioni
How did I get stuck painting here, in a building on Via Gemito, owned by the railroad? Longlisted for the 2024 International Booker Prize and one that surely should be on the shortlist. The House on Via Gemito (2023) is Oonagh Stransky's translation of Domenico Starnone's Via Gemito (2000). This was, Leggi tutto
Io c’ho provato, davvero c’ho provato sono arrivata anche a metà libro questa volta. “Via Gemito” è sempre stato un libro che alle prime 10 pagine poi interrompevo; lo lasciavo in libreria per mesi, poi lo riprendevo e rileggevo da capo. Questo routine è andata avanti per un bel po’. Ma ora che sono Leggi tutto
I fell in love with the Starnone of the sharp, gem-like short novels Trust (2019), Ties (2014), and Trick (2016). These multifaceted, compact little suckers are dazzling comic dramas that do so much in under 200 pages. The House on Via Gemito, a much longer novel from 2000, was a different beast. Le Leggi tutto
A difficult book to read. Not for everyone. It feels as though it was written for therapeutic reasons, an act of revenge, a rant that should have been then edited to remove the repetitive declarations of hatred against his father. He does go on! I presume, by way of demonstration, he is subjecting h Leggi tutto
2.5 ⭐️ This novel is a painstakingly detailed (autofictional) character study of an emotionally and physically abusive man, a man who by all intents and purposes we are to assume is Starnone's father, an artist responsible for the painting ( The Drinkers ) on the cover of the book. Starnone details ( Leggi tutto
Napul’è mille culure Al di là degli aspetti autobiografici e dell’analisi del complesso rapporto fra padre e figlio, in questo romanzo quel che colpisce maggiormente è la straordinaria efficacia con cui viene dipinto il personaggio di Federì, il padre del narratore, ferroviere ed artista, vitalissimo Leggi tutto
Ben scritto ma monotono Il ricordare di un figlio sul proprio padre:un lunghissimo e ripetitivo monologo sui suoi difetti,sul suo egoismo,sul suo protagonismo,sulla sua violenza:lo odiamo anche noi, lo vorremmo vedere morto e sconfitto!E' un bugiardo cattivo e insensibile che si attribuisci imprese e Leggi tutto
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