Sinossi
"Sono un chirurgo. Una scelta fatta tanto tempo fa, da ragazzo. Non c'erano medici in famiglia, ma quel mestiere godeva di grande considerazione in casa mia. Fa il dutur l'è minga un laurà, diceva mia madre, l'è una missiùn. Un'esagerazione? Non so, ma il senso di quella frase me lo porto ancora dentro, forse mia madre era una inconsapevole ippocratica". Una missione che parte da Sesto San Giovanni, la Stalingrado d'Italia con le grandi industrie, gli operai, il partito, il passato partigiano. In fondo, un buon posto per diventare grandi. A Milano, nelle aule dell'Università di Medicina e al Policlinico Strada scopre di essere un chirurgo, perché la chirurgia gli assomiglia: davanti a un problema, bisogna salvare il salvabile. Agendo subito. Una passione che l'ha portato lontanissimo. Gli ha fatto conoscere la guerra, il caos dell'umanità quando non ha più una meta. In Pakistan, in Etiopia, in Thailandia, in Afghanistan, in Perù, in Gibuti, in Somalia, in Bosnia, dedicando tutta l'esperienza in chirurgia di urgenza alla cura dei feriti. Poi nel 1994 nasce Emergency, e poco dopo arriva il primo progetto in Ruanda durante il genocidio. Emergency arriva in Iraq, in Cambogia e in Afghanistan, dove ad Anabah, nella Valle del Panshir, viene realizzato il primo Centro chirurgico per vittime di guerra. Questo libro racconta l'emozione e il dolore, la fatica e l'amore di una grande avventura di vita, che ha portato Gino Strada a conoscere i conflitti dalla parte delle vittime e che è diventata di per se stessa una provocazione. In ognuna di queste pagine risuona una domanda radicale e profondamente politica, che chiede l'abolizione della guerra e il diritto universale alla salute.
- ISBN: 8807173409
- Casa Editrice: Feltrinelli
- Pagine: 176
- Data di uscita: 03-03-2022
Recensioni
“Trovava sempre il tempo per incontrare gli amici più cari, preparare chilometri di tagliolini, vedere una qualsiasi partita del campionato inglese, guardare il mare. Aveva un modo straordinario di abitare il mondo, qualunque cosa facesse. Era una persona libera, e forse per questo manca così tanto” Leggi tutto
Leggere "Una persona alla volta" la non autobiografia di Gino Strada pubblicata postuma da Feltrinelli mentre siamo catapultati nella tragedia della guerra in Ucraina è un'esperienza inquietante. Tutto intorno a noi sembra mobilitarci verso decisioni da prendere in fretta perché le persone stanno mo Leggi tutto
"Non lo so, ma so, per quello che ho visto con i miei occhi, che la guerra non si può umanizzare. Non si può renderla meno pericolosa, crudele e folle, meno omicida e meno suicida. La guerra si può solo abolire."
Questo libro finanzia Emergency. Credo che sia questa la cosa fondamentale da dire di questo bel libro, eredità di quella brava persona che era Gino Strada. Compratelo, leggetelo!
Molti spunti di riflessione oltre quello della guerra.
Un libro meraviglioso che ha fatto impallidire il libro letto per il gruppo di lettura. Al mondo necessitiamo di più uomini alla Gino Strada e meno Putin e Netanyahu! Si ringraziano sempre i non lettori che riciclano i libri che si ritrovano tra le mani!
Apprezzo molto il tentativo dell'autore di astenersi da ogni tipo di coinvolgimento politico. Mi è piaciuto il modo semplice e schietto di scrivere, per poter arrivare al lettore in maniera diretta. Ma leggere questo libro, mi ha lasciato un senso di incompletezza. Mi aspettavo un racconto più appro Leggi tutto
Grazie Gino
Cito: «… Non ha senso imporre alla guerra regole di condotta e codici di comportamento perché, quando la decisione è quella di uccidersi, nessuna regola può fare una sostanziale differenza.» E ancora: «… Com’è andata con la scelta ripetuta della guerra in questi anni? Come vivono oggi le persone in A Leggi tutto
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