Sinossi
Un canarino liberato dalla gabbia. Una luce nella corte perennemente accesa. Esiste solo la vita borghese. Questi alcuni degli argomenti di conversazione di quattro amici a una cena qualunque. Discorsi interrotti, ripresi, lasciati a metà perché non portano da nessuna parte. Discorsi che tuttavia dicono di loro quasi tutto: del mondo segreto che li muove, di quello che saranno tra dieci anni, del loro destino. Ci sono le abitudini, le colazioni, le case, i mutui, i tic, i desideri. E sullo sfondo di una cena, divisa in quattro atti come un'opera di Mozart, si staglia placido il disastro, la fine di tutto, che malgrado si cerchi di tenere fuori dalla porta di casa, torna ad affacciarsi.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 172
- Data di uscita: 01-02-2018
Recensioni
"Qual è la forma dell'acqua in assenza di ogni struttura che la contiene? La forma che hanno le contingenze, le forze in gioco che è come dire: la vita." (p. 150)
Esordio al romanzo per autore che conosco bene, quasi benissimo, anzi sono io. Il libro ha pregi e difetti, i difetti tipici degli esordi: una certa volontà di completezza o di assoluto o di totalità, forse anche dei lati positivi che sono a ben vedere il calco in gesso dei difetti medesimi. Vediamo Leggi tutto
Questo romanzo potrebbe essere il sequel di quel film che va a vedere Nanni Moretti in "Caro diario", in cui dei quarantenni in crisi d'identità parlano in un soggiorno con aria annoiata e supponente. Qui, al loro posto, ci sono dei trentenni, anch'essi intellettualoidi e cogitabondi, ma il tono dei Leggi tutto
Un libro apparentemente innocuo che si rivela piacevolmente arrogante. L'insubordinazione delle conversazioni che trasforma un tema abbastanza classico in una narrazione complessa.
Ho scoperto Simone Lisi seguendo Decamerette su YouTube - una rivelazione. Il suo primo libro mi ha fatto pensare a quell'intelligenza divertita e giocosa, a quello sperimentalismo godibile che avevo trovato tanti anni fa nell'esordio di Nicola Lagioia ("Tre sistemi per sbarazzarsi di Tolstoj"). I d Leggi tutto
3.5 La prima cosa che ho pensato una volta aperto il libro è stata: Simone Lisi è del segno della Vergine. Dopo esergo e dedica, infatti, l'autore riporta la piantina dell'appartamento -"una casa costruita per quelli che in quella casa non ci abiteranno mai"- che sarà teatro dell'intero racconto. And Leggi tutto
Citazioni
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