

Sinossi
Da dietro il crinale della collina si vede arrivare il piccolo corteo, preceduto dal suonatore di fisarmonica e dal mescitore di vino. Lo sposo e la sposa sono in cammino dall'alba, raggiungeranno la chiesa non proprio freschissimi e poi, dopo la cerimonia, riprenderanno la strada insieme agli altri, di nuovo per mulattiere, pronti a godersi un pranzo e una cena con l'appetito rinvigorito dalla scarpinata. Un matrimonio oggi inimmaginabile, che era perfettamente normale quando il piccolo Francesco Guccini vi prendeva parte, portando in dono agli sposi un dono veramente prezioso... E ancora: il funerale del mitico Gigi dell'Orbo, il sarto sempre ubriaco, il tenore lirico appassionato di ciclismo, la contadina poetessa, l'uomo che era convinto di dover reggere il cielo e tante altre "istantanee", colme di ironia e appena velate di malinconia, di un tempo andato che non ritornerà. Qualche volta, tra queste pagine, la pellicola della memoria dell'autore resta impressionata da figure sfuggenti, sornione come gatti, dolci come il ricordo di chi se n'è andato, o forse un po' beffarde come fantasmi... Questi racconti sono un viaggio attraverso il tempo e i registri narrativi, e riportano in vita per noi esistenze minime, destinate a essere dimenticate se non giungessero le parole a rievocarle.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 115
- Data di uscita: 22-11-2016
Recensioni
Ho un'allergia per i discorsi che glorificano il passato, i giochi di una volta, il cibo di una volta, i sapori di una volta, le donne di una volta. Le stronzate no, quelle restano sempre attuali. Appena sento qualcuno che glorifica un'età dell'oro che non c'è mai stata, a me mi viene il latte alle Leggi tutto
Forse perché ho sempre sentito il fascino di quei tempi e quei luoghi che Guccini racconta, trovo questi racconti belli, delicati, evocativi. Mi fa ridere chi lamenta l'assenza di sorprese, quando la vera sorpresa di quelle vite era riuscire a sfuggire alla miseria nera. Eppure dal fondo di un buco Leggi tutto
Parlando da montanara DOC, nata e cresciuta sull’Appennino reggiano, a poca distanza culturale e in linea d’aria dai luoghi raccontati da Guccini, posso dire che mi sono ritrovata molto a casa tra queste righe, potrebbe essere tranquillamente un diario scritto da me o da qualcuno che conosco del mio Leggi tutto
Era lì da un po’ che mi guardava. Non cedevo al suo fascino in parte perché “mille libri da leggere” (anzi, 1001) è in parte perché io lo so come sono fatto: poi mi prende la nostalgia e di Guccini di nostalgia ne ho già un buon carico. Stavo per metterlo in valigia, è finito sul comodino e due ore Leggi tutto
Ho letto questo libro Un paio di anni fa, la ragione principale per cui l'ho letto é perchè narrava di posti vicino a dove abito tuttavia lo consiglio perche é leggibile e non "pesante", da qui é possibile ricordare tradizioni del passato
Sono di parte: Guccini lo amo! Si presenta bene con questa serie di racconti sulla Pavana di qualche tempo fa. Scritti in modo asciutto e particolarmente simpatici i vari racconti ci mostrano una realtà (quella contadina montanara) che non c'è più, ma che non dovremmo mai dimenticare.
Citazioni
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