Sinossi
Si incontrano una sera di ottobre, davanti a un teatro. Lui, rientrato da Londra, insegna recitazione a un gruppo di anziani. Lei lavora in un'agenzia di viaggi. Dal fascino indecifrabile di Teresa, Nino è confuso e turbato. Starle accanto lo costringe a pensare, a farsi e a fare domande, che via via acquisiscono altezza e spessore. Al di là dell'attrazione fisica, coglie in lei un enorme mistero, portato con semplicità e scioltezza. L'uno guarda l'altra come in uno specchio, che di entrambi riflette e scompone le scelte, le ambizioni, le inquietudini. Tanto Nino è figlio del suo tempo (molte passioni spente, nessuna tensione ideologica), tanto Teresa, con il suo segreto, sembra andare oltre. Ostaggi di un mondo invecchiato, si lanciano insieme verso un sentimento nuovo, come si trattasse di un patto, di una scommessa. Accade sotto lo sguardo lungo e partecipe di Grazia, zia di Teresa e insegnante di teatro di Nino, attor giovane allo sbando. Proprio mentre crescono l'attesa e il desiderio, Grazia esce di scena, creando una sorta di "dopo" che rilegge l'intera vicenda di Nino e Teresa, il loro cercarsi là dove sono più profondamente diversi. Paolo Di Paolo entra nel teatro della contemporaneità cogliendo i segni di un bene inaspettato, di una luce che si accende dove smettiamo di esigere garanzie, dove viene voglia di mettersi alla prova. E di capire se siamo in grado di vivere.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 171
- Data di uscita: 03-03-2016
Recensioni
Un libro strano... e semplice. Il taglio dei capitoli lascia inizialmente confusi, l'io narrante si confonde con stralci di storia raccontati in terza persona, come se il primo spiasse i protagonisti da dietro le quinte, nascosto, invisibile, ma presente anche se lontano, nello spazio e nel tempo, da Leggi tutto
leggere Paolo di Paolo è sentirsi a casa
[...] assecondando la corrente che scava l'estraneità e la trasforma in confidenza, che fa diventare due sconosciuti meno sconosciuti. Camminando verso un cinema, Nino che dice: giochiamo. A cosa? A rovesciare i punti di vista. Una giornata di pioggia vista con gli occhi di un venditore di ombrel
Adoro i libri di Paolo Di Paolo, ma questo non saprei definirlo: c'è sempre il suo marchio, il suo modo diverso e originale di descrivere le situazioni e di raccontare i suoi personaggi, ma manca qualcosa, una spinta, una vera scintilla narrativa. Non posso dire che non mi sia piaciuto, ma non mi ha Leggi tutto
Mollato a pagina 44. Non potevo continuare a farmi del male in questo modo. Not my type, not my type at all.
Perché far raccontare questa storia d'amore a un personaggio secondario morto? Perché ogni storia d'amore è sempre d'altri, e sempre nostra contemporaneamente. Perché ogni storia d'amore è, in fondo, una promessa di una nuova vita.
Scontato e scritto in modo fastidioso
Grazia beobachtet gerne. Vor allem ihr ehemaliger Schauspielschüler Nino und ihre Nichte Teresa kann sie nicht aus den Augen lassen, denn sie will unbedingt wissen, ob die Liebe zwischen den beiden eine Chance hat. Das Buch ist aus der Sicht Grazias geschrieben, was anfangs etwas verwirrend ist, da n Leggi tutto
C'è una pagina sul teatro dell'Orologio (rest in power) che in un unico colpo di precisione chirurgica racconta non solo l'atmosfera del luogo, ma anche tutto un tipo di roba che quel luogo lo popolava. È un dettaglio, ma mi servirà a ricordare le qualità della scrittura di PDP: sintetica, precisa, Leggi tutto
Non conoscevo Paolo Di Paolo fino ad ora e sono rimasta piacevolmente sorpresa. Questa è la storia d'amore che cercavo da tanto tempo e non ero ancora riuscita a trovare in un libro. Una storia semplice, scontata e per certi aspetti triviale, personaggi banali che a loro modo perdono le certezze che Leggi tutto
Citazioni
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