

Sinossi
Michka sta perdendo le parole. Proprio lei, che per tutta la vita è stata correttrice di bozze in una grande rivista, lei che al caos del mondo ha sempre opposto una parola gentile, ora non riesce più a orientarsi nella nebbia di lettere e suoni che si addensa nella sua testa. E così adesso Michka vive in una residenza per anziani. A dire il vero, se non fosse stato per quelle parole birichine e qualche trascurabile intoppo nelle attività quotidiane, sarebbe rimasta volentieri nel suo accogliente appartamento parigino. Ma è meglio così: qui riceve assistenza continua, e poi non voleva che Marie, l'ex vicina a cui ha fatto da seconda madre, si preoccupasse tanto per lei. E allora biscottini, sonnellini, uscitine, passettini: Michka si piega, con una certa riluttanza, al ritmo fiacco delle giornate «da vecchia», alle stravaganze degli altri «resistenti», ai sogni infestati dalla temibile direttrice. Confinata nella sua stanzetta asettica, sempre più fragile e indifesa, a Michka non resta che consolarsi con le visite di Marie e le chiacchierate con Jérôme, il giovane ortofonista che lavora nella casa di riposo. Il ragazzo, infatti, ha ceduto presto alla tenera civetteria della sua paziente discola - gli esercizi per il linguaggio «la sfioriscono» -, che vuole solo raccontare e farsi raccontare. A poco a poco, però, le parole si fanno più rare, barcollanti, e, anche se non ha perso il senso dell'umorismo, Michka è consapevole di non poter deviare l'inesorabile corso degli eventi. Ed è proprio per questo che vorrebbe realizzare un ultimo, importante desiderio: ringraziare la famiglia che l'accolse durante la guerra e che di fatto le salvò la vita. Saranno Marie e Jérôme ad aiutarla, perché anche loro conoscono il valore inestimabile di un semplice «gratis», come direbbe Michka.
- ISBN: 8806243527
- Casa Editrice: Einaudi
- Pagine: 160
Recensioni
Michka is afraid. She is afraid of the old age that has seemingly snuck upon her. She is afraid of falling and cracking a bone. She is afraid of loosing more words and conversation failing her completely. She is most afraid of all the above conspiring to deny her reconciliation with those from the p Leggi tutto
Michka è un’anziana signora che sta perdendo le parole e vive in una residenza per anziani. “Mi siete mai chiesti quante volte nella vita avete detto grazie sul serio? Un vero grazie. Espressione della vostra gratitudine, della vostra riconoscenza, del vostro debito. A chi? All’insegnante che vi ha f Leggi tutto
Quel che mi colpisce di Delphine de Vigan è la semplice eleganza della sua scrittura. Lucida, priva di abbellimenti, un periodare asciutto, ma mai duro, che lascia il segno, riesce a descrivere la vita senza indulgere nella retorica. Anche in questo caso, in cui descrive il rapido declino di una don Leggi tutto
Pentru oamenii care citesc o carte doar pentru firul ei epic, aceasta ar putea fi plictisitoare. Pentru oamenii care și-au văzut bunicii- ori poate părinții-îmbătrânind, această carte ar avea un sens. Un sens în care vizualizezi strângeri de mână, oameni dragi ”micșorându-se”, pierzând sensul, spera Leggi tutto
Franchement léger, comme contenu. Consommé et oublié dans la foulée.
Sonries y lloras. Hermoso.
ETA: [Dieses Buch haben wir auch im Papierstau Podcast besprochen ( Folge 99: Nailed it! )] /ETA In diesem Buch offeriert Delphine de Vigan eine Erzählperspektive, die, angesichts ihrer realen Häufigkeit in der Gesellschaft, viel zu wenig zu Gehör kommt: Die einer alten Frau, die den Verfall ihres Kör Leggi tutto
Toto bolo tak literárne krásne. Doslova som cítila každé jedno slovo. Je to spojenie smútku s úsmevom, srdce vás bolí a pritom máte úsmev na tvári. Musím povedať že preklad je skvelý. Som zvedává na ten náš.
18/20 Beaucoup de tendresse pour évoquer la vieillesse et le temps qui passe. Un roman plein d’humanité, très touchant, porté par l’écriture si belle de Delphine de Vigan. Ma chronique : https://myprettybooks.wordpress.com/2...
A brief, poignant novel about an elderly woman confronting aphasia (difficulty with language/inability to remember or use words correctly, usually the result of a head injury or stroke), the younger woman who visits her, and the speech therapist who works with her. I can be somewhat resistant to sto Leggi tutto
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