

Sinossi
Liborio Bonfiglio è una cocciamatte, il pazzo che tutti scherniscono e che si aggira strambo e irregolare sui lastroni di basalto di un paese che non viene mai nominato. Eppure nella sua voce sgarbugliata il Novecento torna a sfilare davanti ai nostri occhi con il ritmo travolgente e festoso di una processione con banda musicale al seguito. Perché tutto in Liborio si fa racconto, parola, capriola e ricordo: la scuola, l'apprendistato in una barberia, le case chiuse, la guerra e la Resistenza, il lavoro in fabbrica, il sindacato, il manicomio, la solitudine della vecchiaia. A popolare la sua memoria una galleria di personaggi indimenticabili: il maestro Romeo Cianfarra, donn'Assunta la maitressa, l'amore di gioventù Teresa Giordani, gli amici operai della Ducati, il dottore Alvise Mattolini, Teté e la Sordicchia... Dal 1926, anno in cui viene al mondo, al 2010, anno in cui si appresta a uscire di scena, Liborio celebrerà, in una cronaca esilarante e malinconica di fallimenti e rivincite, il carnevale di questo secolo, i suoi segni neri, ma anche tutta la sua follia e il suo coraggio.
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- Casa Editrice:
- Pagine: 265
- Data di uscita: 17-10-2019
Recensioni
Però mica è tanto matto questo matto di Bonfiglio Liborio. Ochei ochei. — Delizioso.
Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio avrebbe potuto essere un grande romanzo, se solo il suo autore si fosse fatto bastare la sapida lingua e alcune belle e poetiche invenzioni (i segni neri, gli occhi del padre perduto) che caratterizzano l’esistenza e la psiche del protagonista. Purtroppo ha Leggi tutto
Liborio Bonfiglio è l’uomo con cui si attraversa la Storia d’Italia dall’anno in cui nasce (1926) fino all’anno della sua morte (2010). Una storia piccola, dentro la nostra Storia. Dicevano di lui che aveva gli occhi come suo padre, ma lui, suo padre, non lo aveva mai conosciuto. E il padre è uno dei Leggi tutto
Una voce narrante ininterrotta che procede come un fiume inarrestabile con una lingua che ricorda Bordonaro e la sua Spartenza, un mix di italiano e dialetto, univerbazioni e geminazioni frequenti. L’orecchio capisce subito che a parlare non è la lingua di Liborio Bonfiglio, ma la sua mente e forse a Leggi tutto
Bello, emozionante, epico. Tutto ciò attraverso un unico flusso di coscienza di un matto (o così lo convincono di essere). Comprato ad occhi chiusi fidandomi della bella edizione e del risultato ottenuto al Premio Campiello, devo dire di aver azzeccato la scommessa. Il Premio è stato vinto molto merit Leggi tutto
Ero partito con l'intenzione di farmelo piacere. Ne avevo sentito parlare un gran bene e avevo un sacco di aspettative, specie dopo la vittoria al Campiello. Invece niente: non mi ha convinto né il romanzo e manco il suo protagonista/voce narrante. La storia del tizio che si chiude in casa a scriver Leggi tutto
ho terminato la lettura un'ora fa e sto ancora metabolizzando. ho iniziato questo libro di malavoglia perché la tecnica mi rendeva diffidente; l'ho continuato di malavoglia perché attraversa dolori e solitudini che reggo poco; l'ho finito di malavoglia perché proprio ora che mi ero abituata al lingu Leggi tutto
Dagli occhi di un "Cocciamatte"... "E pensavo pure che me ne stavo a uscire un poco di coccia, piano piano senza rumore come una figlia che da verde diventa rossa, poi si fa gialletta e poi cade dal ramo e il vento se la porta dove vuole lui senza chiedere permesso, e ci credo che dopo mi hanno chia Leggi tutto
Qui un pensierino: https://www.instagram.com/p/CGCT6YsHa...
Citazioni
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