Sinossi
«Da sei mesi a questa parte, ogni giorno, di mia spontanea volontà, passo alcune ore davanti al computer a scrivere di ciò che mi fa più paura di qualsiasi altra cosa: la morte di un figlio per i suoi genitori, quella di una giovane madre per i suoi figli e suo marito. La vita ha fatto di me il testimone di queste due sciagure, l'una dopo l'altra, e mi ha incaricato - o almeno io ho capito così - di raccontarle...». Il caso ha infatti voluto che Emmanuel Carrère fosse in vacanza nello Sri Lanka quando lo tsunami ha devastato le coste del Pacifico, e che si trovasse ad accompagnare una giovane coppia di connazionali lungo le penosissime incombenze pratiche necessarie per ritrovare il corpo della figlia di quattro anni; e che, pochi mesi dopo, gli accadesse di seguire un'altra vicenda dolorosa, quella che porterà alla morte per cancro la sorella della sua compagna. C'è un solo modo per ricevere il dolore degli altri: farlo diventare il proprio dolore. Questo è il compito che si assume Carrère, riuscendo a scrivere, senza mai cadere nell'enfasi, ma mettendo a fuoco con la precisione ossessiva di un reporter ogni minimo particolare, uno dei suoi libri più «scandalosi» - e proprio per questo più amati dai lettori.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 261
- Data di uscita: 13-06-2019
Recensioni
Me gusta mucho la manera en que Carrère nos involucra en la historia y nos permite sentir a través de la vida del otro. Un libro triste sobre la pérdida, la enfermedad, el amor. Siento que le sobran algunas páginas pero en general un buen libro.
Devotees may have noticed that I’ve been reading Carerre this summer – there’s something hypnotic to his styling, a suspense in seeing how his life unfolds. This is a great distillation of his auto-biographical essay form, and the best of his “minor” books, far superior to MY LIFE AS A RUSSIAN NOVEL Leggi tutto
No había leído a Carrere, y veo que me estaba perdiendo de un escritor maravilloso. Es un libro triste, pero vale la pena, la fuerza que tiene Carrere al escribir me hace pensar que me gustarán sus otros libros, que tratan de temas completamente distintos. Lo bonito y trágico, es que se trata de vid Leggi tutto
Altra rilettura dopo Underworld . Autofiction devastante. Forse il mio Carrère preferito. In metro un paio di volte mi stavo mettendo a piangere. A memoria non mi era mai successo per via di un libro. In mezzo qualche pagina troppo tecnica sul ruolo del giudice l'avrei tolta ma visto quanto mi è pia Leggi tutto
Vite che potrebbero essere la mia Ormai mi sono abituato allo stile di questo autore, che in principio mi infastidiva alquanto (per le note ragioni relative all’eccessiva intrusione dell’io-Carrère all’interno delle sue opere) ma che per quanto mi riguarda non ha impedito un risultato più che lusingh Leggi tutto
AP Da sei mesi a questa parte, ogni giorno, di mia spontanea volontà, ho trascorso qualche ora davanti al computer a scrivere di ciò che mi fa piú paura al mondo… Così Carrere quasi alla conclusione di questo reportage sul dolore altrui che lo spinge a sentirsi fortunato, felice di esser stato risparm Leggi tutto
Vite che non sono le sue La notte prima dell’onda ricordo che io ed Hélène abbiamo parlato di separarci. Questo è l’incipit, e da quell’evento tragico vissuto in prima persona dello tsunami nel sud-est asiatico del 2004 parte una serie di riflessioni che porterà Carrère a riconsiderare la propria e l’ Leggi tutto
Citazioni
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