

Sinossi
La condanna tutta umana al lavoro inizia per Vitaliano Trevisan a quindici anni, quando una sera a cena chiede al padre una bicicletta nuova, da maschio, perché girare con quella della sorella maggiore significa essere preso in giro dai compagni. Per tutta risposta, il padre lo porta nell'officina di un amico che stampa lamiere per abbeveratoi da uccelli: "Cosí capisci da dove viene", gli dice, alludendo al denaro. Inizia per l'autore una "carriera" che è un succedersi di false partenze: dal manovale al costruttore di barche a vela, dal cameriere al geometra, dal disoccupato al gelataio in Germania, dal magazziniere al portiere di notte, fino allo spaccio di droga e al furto, "un commercio che obbedisce alle stesse fottute regole di mercato". Trevisan racconta gli anni Settanta schiacciati tra politica ed eroina, cui sembra essere sopravvissuto quasi per caso, la storia di un matrimonio e della sua fine, le contraddizioni del mondo della cultura - dove per ironia della sorte la frase piú ripetuta è "non ci sono soldi", la stessa che gli propinava il padre - e la sofferenza psichica, il percorso pieno di deragliamenti di un ragazzo destinato a fare lo scrittore.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 656
- Data di uscita: 03-05-2016
Recensioni
” Pensando alla mia storia lavorativa nel suo complesso, potrei ben dire che di altro non si sia trattato se non di una lunga successione di false partenze, di strade imboccate senza sapere bene perché, e tutte presto o tardi lasciate” Più di seicento pagine di malessere e disagio. Una lista che Leggi tutto
Leggevo le prime pagine di questo romanzo-biografia di natura torrenziale (nel senso della pioggia, non dei corsi d'acqua che, come si sa, quando sono a carattere torrentizio hanno portate assai irregolari. Qui per stare in tema idrogeologico sarebbe più corretto pensare ai fiumi. Ai grandi fiumi. N Leggi tutto
(1) Sarà che conosco parecchi dei posti di cui parla Trevisan: la periferia-dormitorio di Vicenza, Cavazzale, il Parco Querini, Corso Palladio… (2) Sarà che ho amato i suoi primi libri ( Un mondo meraviglioso , I quindicimila passi ), ridimensionandone solo un po’ il valore dopo aver letto Bernhard, e c Leggi tutto
[LAVORARE STANCA] È vero: in quest'ultimo periodo siamo sommersi da autobiografie e romanzi autobiografici d'ogni tipo; ma è necessario fare dei distinguo, poiché c'è sempre chi sa ritagliarsi un suo spazio in mezzo a tutto questo mare magnum d'uscite, chi è capace di adattare tale filone alla sua po Leggi tutto
Un memoir lucido e disincantato, un lungo monologo con cui Trevisan, ripercorrendo i (numerosi) lavori della sua vita, ci offre uno spaccato del mondo del lavoro nel Nord-est italiano, dagli anni '70 fino ai primi anni 2000. La sua scrittura è esatta, la realtà è descritta con precisione implacabile, Leggi tutto
Prima di tutto, tanto di cappello: fino ai quarant'anni quest'uomo, Vitaliano Trevisan, ha fatto mille lavori, perlopiù umili, mentre poi è passato a un'importante attività di scrittore, attore, sceneggiatore, regista teatrale, ecc. In questo “Works” ripercorre quella che, nella prima parte della vi Leggi tutto
Insomma, io non so cosa dire. Sono un vecchio borbottone, per cui non capisco bene questo genere che va di moda oggi - addirittura autofiction, ho letto da qualche parte, che poi sarebbe la versione in inglese letterario e maccheronico dell'amico che conta balle - e che annovera tra i migliori espon Leggi tutto
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