

Sinossi
«Esistono vari modi di strillare un libro magnifico. Ma solo un modo è giusto per "I miei stupidi intenti": leggetelo, leggete questo romanzo in stato di grazia». Marco Missiroli. Questa è la lunga vita di una faina, raccontata di suo pugno. Fra gli alberi dei boschi, le colline erbose, le tane sotterranee e la campagna soggiogata dall'uomo, si svela la storia di un animale diverso da tutti. Archy nasce una notte d'inverno, assieme ai suoi fratelli: alla madre hanno ucciso il compagno, e si ritrova a doverli crescere da sola. Gli animali in questo libro parlano, usano i piatti per il cibo, stoviglie, tavoli, letti, accendono fuochi, ma il loro mondo rimane una lotta per la sopravvivenza, dura e spietata, come d'altronde è la natura. Sono mossi dalle necessità e dall'istinto, il più forte domina e chi perde deve arrangiarsi. È proprio intuendo la debolezza del figlio che la madre baratta Archy per una gallina e mezzo. Il suo nuovo padrone si chiama Solomon, ed è una vecchia volpe piena di segreti, che vive in cima a una collina. Questi cambiamenti sconvolgeranno la vita di Archy: gli amori rubati, la crudeltà quotidiana del vivere, il tempo presente e quello passato si manifesteranno ai suoi occhi con incredibile forza. Fra terrore e meraviglia, con il passare implacabile delle stagioni e il pungolo di nuovi desideri, si schiuderanno fra le sue zampe misteri e segreti. Archy sarà sempre meno animale, un miracolo silenzioso fra le foreste, un'anomalia. A contraltare, tra le pagine di questo libro, il miracolo di una narrazione trascinante, che accompagna il lettore in una dimensione non più umana, proprio quando lo pone di fronte alle domande essenziali del nostro essere uomini e donne. I miei stupidi intenti è un romanzo ambizioso e limpido, ed è stato scritto da un ragazzo di soli venticinque anni. Come un segno di speranza, di futuro, per chi vive di libri.
- ISBN: 8838942307
- Casa Editrice: Sellerio Editore Palermo
- Pagine: 252
- Data di uscita: 26-08-2021
Recensioni
No, davvero. Prendi uno spietato stato di natura, d’altronde d’animali si tratta, e spruzza barlumi d’umanità ad alcuni personaggi del libro. Che il potere della scrittura sia fondamento lo puoi anche mettere in tuo secondo piano, è la vita di una faina. Magari è pure la tua. Asciutto ed essenziale. Leggi tutto
È inutile che mi sforzi di trovare il bello. Sono cresciuta con Fedro, Luciano ed Esopo, conosco bene l'arte della morale attraverso la fabula. Quindi non ho trovato nulla di originale nella faina Archy, nella volpe Solomon, differentemente ho trovato il ritmo di scrittura molto lento e dettagliato, Leggi tutto
I libri dei giovani autori della Holden li riconosci subito. Perfettini, pettinati e inutili.
Forse la delusione è proporzionale alle aspettative che mi ero fatta: un venticinquenne crea una storia attorno ad un protagonista animale, con questi ingredienti le potenzialità erano infinite. Invece... Partiamo da Archie, la faina personaggio principale e narratore: è troppo animale quando abbrac Leggi tutto
L’unica cosa sorprendente di questo romanzo è la sua banalità. Una classica storia di formazione di un grande narciso che, per ragioni ignote, viene raccontato come se fosse una faina, anziché un uomo. L’antropomorfizzazione dovrebbe essere un espediente che aggiunge vivacità alla storia, se non fos Leggi tutto
E così I miei stupidi intenti di Bernardo Zannoni si aggiudica il premio della sessantesima edizione del Premio Campiello 2022, consegnato ieri sera (3 settembre) al teatro La Fenice di Venezia, con 101 voti sui 275 giunti dalla Giuria Popolare composta da trecento lettori anonimi. https://www.rainew Leggi tutto
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