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Come scrivere sui social senza commettere errori: consigli (d’autore) per evitare figuracce

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Il correttore automatico di Word è come quelle fidanzate che ti mettono a posto i cassetti, o quei fidanzati che Loro Sì Che Sanno come si carica la lavastoviglie: quando non sono fra i piedi ti senti più libero, poi però casa tua inizia a somigliare a New Orleans dopo Katrina. Scrivere sui social è un po’ così: senza la rete di sicurezza dei correttori automatici, le maschere cadono e si svela tutto il nostro analfabetismo di ritorno. Visto che scrivere bene fa anche sembrare più intelligenti le cose che scriviamo, non è una cattiva idea addestrarci a fare da soli.

Che poi, diciamocelo. Non è per i quattro puntini o per un “xkè” uscito al volo, chissenefrega. Il fatto è che, se uno scrive bene anche un miserabile status di facebook, probabilmente è perché scrive bene tout court, perché gli è venuto spontaneo in quanto è abituato a scrivere bene, magari perché ha studiato o perché, anche meglio, è uno che legge e impara. E se sei uno che legge e impara, oltre ad avere probabilità maggiori di ottenere l’attenzione della studentessa della Szymborska (a meno che naturalmente non somigli a Chris Hemsworth, nel qual caso mi sa che non ti serve), c’è il caso che tu sia anche uno in gamba che si è fatto le sue idee e nella vita non si lascia fregare troppo facilmente.

Non so. Sarà una forma di fissazione professionale, ma io credo davvero che un congiuntivo usato bene, tre puntini di sospensione, un buon lessico ricco, eccetera, siano una forma di resistenza.

(Ah: giusto per mettere le cose in chiaro, la studentessa della Szymborska io me la immagino come una Natalia Vodianova con gli occhiali di Marilyn in Come sposare un milionario. Non so, secondo me ne vale la pena).

Scopri la trama

*Alice Basso, autrice di quest’intervento, ha appena pubblicato per Garzanti il romanzo L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome. Lavora nell’editoria, e su ilLibraio.it ha già raccontato con ironia la sua (disordinata) biblioteca personale…

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