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“Chisciotte”: Antonio Moresco e l’eroe di Cervantes

Eroe romanzesco dell’opera di Cervantes, Chisciotte riprende vita attraverso la penna di Antonio Moresco, lo scrittore mantovano, classe ’47, che dedica il suo nuovo libro, Chisciotte (SEM), al personaggio letterario da lui più amato, il cavaliere della Mancia.

Dopo l’uscita de Il canto degli alberi (Aboca Edizioni), in cui raccontava le metafisiche passeggiate notturne che hanno impegnato la sua quarantena, Moresco dà alle stampe un nuovo libro, frutto di un progetto a cui sta lavorando ormai da qualche anno: nel 2018 era stato annunciato un film dedicato al Don Chisciotte di Miguel de Cervantes, produzione alla quale lo scrittore partecipa non soltanto nelle vesti di autore, ma anche come attore, interprete del personaggio principale.

Sebbene il film non sia ancora stato realizzato, la storia è già pronta per i lettori: il Chisciotte di Moresco è una rilettura del grande classico di Cervantes ma, allo stesso tempo, è molto di più di questo, è un’altra storia possibile per l’eroe spagnolo, una nuova avventura ambientata ai giorni nostri, nelle città odierne, nel mondo contemporaneo, con tutte le insidie che si annidano al suo interno.

Mentre i tipi di SEM pubblicano in nuove edizioni alcune delle opere dello scrittore, testi come Gli incendiati, Clandestinità, Canto D’arco, Lo sbrego, Fiaba d’amore del vecchio pazzo e della meravigliosa ragazza morta, Il grido e Fiabe, Moresco dona nuova vita a un grande classico della letteratura, un testo capostipite per la nascita del romanzo come genere letterario: Chisciotte è una narrazione difficilmente classificabile, comica e tragica al tempo stesso, imprevedibile, esilarante e profondamente riflessiva; epopea e insieme parodia del mondo contemporaneo. Con tutta la dedizione che si riserva ai personaggi tanto amati, Moresco si appropria dell’eroe dei mulini a vento, e lo fa inesorabilmente suo.

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