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“Gentismo”: viaggio nell’Italia del risentimento

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La gente: viaggio nell’Italia del risentimento (minimum fax) è il titolo del nuovo libro di Leonardo Bianchi, news editor di VICE Italia, giornalista che si occupa soprattutto di politica e attualità, anche sul suo sito, La Privata Repubblica. Ma risentimento nei confronti di chi?

La risposta, se non fosse abbastanza chiara nella prefazione, diventa evidente nel titolo del primo capitolo: K per Kasta. L’origine e l’evoluzione dell’arcinemico della gente. Risentimento nei confronti della casta politica, la classe intoccabile, la classe privilegiata.

Dieci anni dopo la pubblicazione del bestseller di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella, La Casta. Così i politici italiani sono diventati intoccabili (BUR), Bianchi conduce il lettore in un’esplorazione dell’Italia degli ultimi anni, dalla nascita del MoVimento 5 stelle e ai Forconi, all’analisi di #9dicembre, il più improbabile movimento di protesta dell’Italia repubblicana (come si legge nel titolo del capitolo), nel tentativo di ricostruire il quadro di micro e macro eventi che sono andati a definire le condizioni economiche, politiche e sociali del paese in cui viviamo.

In apertura del libro si legge una citazione tratta dal romanzo di Emmanuel Carrère, Propizio è avere dove recarsi (Adelphi, traduzione di Francesca Bergamasco), che recita: “Va detto però che questo popolo, e chiunque abbia conosciuto quello autentico ve lo confermerà, non ha più niente di familiare: è stato sostituito. Non si sa chi sia questa gente”. Il libro di Leonardo Bianchi risolve il quesito, andando a definire la gente non nella sua collettività di individui, ma piuttosto identificandola con il fenomeno che ne incarna i tratti distintivi: il “gentismo”, caratterizzato proprio dal quel risentimento, palpabile nelle pagine del libro, che ha mosso ogni iniziativa, più o meno populista, analizzata nel saggio.

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