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“L’italiano e la rete, le reti per l’italiano”: il libro gratuito dell’Accademia della Crusca

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In occasione della XVIII Settimana della lingua italiana nel mondo, in programma fino al 21 ottobre 2018, viene diffuso gratuitamente in formato ebook il libro L’italiano e la rete, le reti per l’italiano, edito dall’Accademia della Crusca e goWare e curato da Giuseppe Patota e Fabio Rossi.

L’Accademia della Crusca, fondata del 1583 e casa editrice fin dalle sue origini, è presente ormai stabilmente anche nell’editoria elettronica. La scelta del formato elettronico per questa pubblicazione – come sottolinea il comunicato – è volta a dare la massima diffusione alla Settimana della lingua, iniziativa ideata dall’Accademia della Crusca e organizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Direzione generale per la promozione del sistema Paese guidata dall’Ambasciatore Vincenzo De Luca.

In Italia e nel mondo l’Accademia della Crusca è uno dei principali punti di riferimento per le ricerche sulla lingua italiana e la sua promozione nel mondo. Sostiene l’attività scientifica e la formazione di ricercatori nel campo della lessicografia e della linguistica; diffonde la conoscenza storica della lingua e la coscienza critica della sua evoluzione; collabora con le istituzioni governative ed estere a favore del plurilinguismo.

I lettori e gli studiosi interessati hanno così modo di scaricare gratuitamente l’ebook solo durante la Settimana della lingua italiana nel mondo (15-21 ottobre) a questo link e, in seguito, a pagamento.

LA RICERCA

Da anni ormai al centro della riflessione linguistica, i cosiddetti nuovi media, e internet nella fattispecie, non potevano non suscitare l’interesse dell’Accademia della Crusca. Lo studio della natura reticolare di questa nuova testualità può aiutare a districarsi meglio nel mondo della comunicazione, sebbene il più delle volte i non addetti ai lavori evochino internet e i suoi molteplici figli (dalla posta elettronica a Facebook, da Twitter a WhatsApp, dai giornali online ai blog) soltanto per vituperarne le presunte responsabilità nell’imbarbarimento dell’italiano (anglicismi, tecnicismi, abbreviazioni e faccine).

Insomma, nonostante certa propaganda su una lingua italiana moribonda, irretita dalle insidie del web, val la pena di sottolineare l’importanza e delle numerose nuove reti di sostegno e diffusione dell’italiano. Uno degli scopi principali che si sono posti i curatori e gli autori di questo libro è stato quello di evitare le facili generalizzazioni e di rivedere le rassicuranti, ma troppo rigide, dicotomie.

Non si tratta, insomma, di essere apocalittici: “internet sta uccidendo l’italiano”; o integrati: “non c’è alcuna differenza tra l’italiano pre- e post-internet; sono gli ordinari cambiamenti che si verificano con l’avvento di un nuovo mezzo; si tratta invece di cercare di capire a fondo le caratteristiche semiologiche e linguistiche, le implicazioni cognitive e sociali della comunicazione scritta e parlata oggi tramite i mezzi telematici interattivi.

 

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