Viene chiamata “Bronx Riviera” la quieta spiaggia all’estremità est del Bronx, luogo d’ispirazione del Bardo di City Island, il compositore di haiku che qui trova spunto per le sue creazioni e le scrive nelle conchiglie e sui pezzi di legno portati a riva dalle onde.
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Il suo nome, come riportato dal New York Times, è Mr. Ellis, un uomo di 38 anni vissuto nella città di Mount Vernon, cresciuto in seno alla chiesa pentecostale. Ha sempre scritto poesie; è divorziato e padre di un bambino di sei anni di nome Gabriel.
Un pastore tedesco che aspetta il padrone, un sub che emerge dall’acqua, sono scene quotidiane molto semplici i soggetti principali degli versi di Mr. Ellis, immagini di serendibity, che il Bardo lascia sulla spiaggia, dove chiunque le può trovare e leggere durante una passeggiata. Lui stesso, quando ci porta il figlio, si ferma a rileggerle quando le ritrova.
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Ha sempre scritto poesie Mr. Ellis, fin da quando era ragazzino; il suo poeta preferito è Langston Hughes, uno dei principali esponenti dell’Harlem Renaissance di New York; in particolare di Huges apprezza molto la poesia Harlem, del 1951:
Che accade di un sogno differito?
Si prosciuga
Come uva al sole?
O suppura come una piaga –
E poi spurga?
Puzza come la carne guasta?
O s’incrosta di zucchero –
Come un dolce allo sciroppo?
Forse cede soltanto
Come un grosso peso.
Oppure esplode?
Soltanto quando si è traferito sull’isola Mr. Ellis ha scoperto gli haiku, brevi componimenti di 3 versi metricamente rigorosi: di cinque sillabe il primo, sette il secondo, cinque l’ultimo. Ora ritiene che l’haiku sia quasi uno stile di vita, la capacità di sentire e cogliere brevemente un istante, arte che trascrive sulle superfici levigate dal mare: all’interno delle conchiglie o sui pezzi di legno.
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Nota: l’immagine in alto è di Ben Zucker per The New York Times.