Siamo ad Harvard, negli Stati Uniti. In questa prestigiosa università, il regista italiano Cristoforo Magliozzi, nel film-documentario Cold Storage (qui il sito ufficiale del progetto), ha raccontato come vengono tenuti in ordine i circa 10 milioni di libri di una delle biblioteche più importanti al mondo. Lo racconta lui stesso intervistato da Wired.it.
THE VAULT
In particolare, Magliozzi si è concentrato sull’Harvard Depository, aperto nel 1986 che, “oltre ad avere in carico le documentazioni ufficiali, si occupa anche della circolazione dei cataloghi nelle librerie dei vari campus”.
Qui è visibile il documentario, suddiviso in una serie di video
Racconta l’autore a Wired: “Il Depository è progettato in maniera da contenere i costi, pertanto un lettore non può passeggiare tra i corridoi e spulciare tra i libri. I libri non sono in vista, ma contenuti in scatole di cartone e la disposizione nelle scatole dipende non dall’argomento o dall’autore, ma dalle dimensioni. Quindi solo attraverso il database si può risalire al libro. Per finire, molti libri sono riposti ad altezze che necessitano di ascensori di raccolta meccanizzati e le luci si attivano quando viene rilevato un movimento…”.
Nota: l’immagine grande non si riferisce al documentario
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