Lo so: hai paura. Del resto, è in assoluto la prova più temuta di tutti gli esami di terza media (dopo l’orale). Questo perché essenzialmente è quella che provoca più “stragi” di voti. Sì, è arrivato il momento della ormai famigerata prova INVALSI!
Non starò qui a esprimermi sulla sua utilità o inutilità – anzi sì: metterla come prova d’esame e non come puro esame statistico credo sia una delle più grandi ingiustizie della nostra scuola, tenendo conto che esistono aree, per esempio, con un flusso migratorio più elevato, o altre ad alto tasso di disagio e povertà che inevitabilmente non possono aver raggiunto lo stesso livello di altre con un livello medio più elevato.
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Insomma come strumento per capire come stiamo messi in italiano e matematica sarebbe anche utile, ma metterla come prova d’esame è discriminatorio. Detto questo. Ecco per te alcuni consigli che forse ti possono tornare utili domani mattina, soprattutto per quanto riguarda la prova di italiano.
#1 Prima di tutto non fare lo scemo: non cominciare a scrivere commenti e battute – è un trend di questi ultimi anni – o a fare disegnini che possano essere interpretati come una presa in giro della prova. So che ti potrà sembrare quasi divertente o “trasgressivo”, in realtà è solo una mancanza di rispetto che potrebbe anche ritorcertisi contro a livello di valutazione finale. Capito? Anche quando troverai delle domande un po’ strane o addirittura per te incomprensibili, limitati a rispondere o non rispondere.
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#2 Segui questo schema: a) leggi le domande del brano b) leggi il brano c) leggi di nuovo le domande. È un metodo che ti fa subito porre attenzione sulle cose che poi ti verranno chieste
#3 La maggior parte dei quesiti dell’Invalsi riguarda quesiti di ragionamento: c’entra insomma solo relativamente il grado di conoscenza degli argomenti trattati nei brani. L’unica cosa che davvero aiuta conoscere è il significato delle parole, insomma avere un buon lessico. Quello però non te lo potrai costruire in una notte perché per farlo la sola via è leggere tanto. Quindi, in sostanza, ricordati che l’importante è ragionare, non sapere.
#4 L’Invalsi è famosa per le domande trabocchetto: bene, ricordati che di solito su quattro risposte due sono certamente false e le altre due nascondono un trabocchetto, per cui una volta che hai individuato le due possibili rileggi bene la domanda e cerca l’eventuale trabocchetto. A quel punto la risposta dovrebbe arrivarti subito!
#5 Non lasciare risposte in bianco! Specie su quelle a opzione multipla. Non sarai penalizzato per un errore, quindi è meglio tentare con la speranza di far giusto, piuttosto che essere sicuri di sbagliare no?
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#6 A volte potresti non sapere che pesci pigliare, nelle domande a risposta multipla. Insomma, ti verrà voglia di tirare a caso. Ecco, in italiano almeno, per quelle due o tre domande in cui penserai che l’unica soluzione è tirare a caso, non farlo: metti una crocetta sulla risposta più lunga. Statisticamente infatti, è più probabile che sia quella giusta (ma è una probabilità eh, non una regola! Non farlo con tutte!)
E ora, beh, dacci dentro e metticela tutta, vedrai che sarà la cosa che ti aiuterà di più!
L’AUTORE E IL LIBRO – Enrico Galiano è insegnante e autore della webserie Cose da prof, che ha superato i dieci milioni di visualizzazioni su Facebook; il suo motto del buon insegnate è: «Non ti ascoltano, se tu per primo non li ascolti». Eppure cadiamo felici (Garzanti) è il suo romanzo d’esordio, la storia di una ragazza di nome Gioia che colleziona parole intraducibili e si innamora di Lo che, nascosto dal cappuccio della felpa, gioca da solo a freccette in un bar chiuso. Quando i due giovani si innamorano, Lo sparisce nel nulla e starà a Gioia scoprire cosa è successo.