Test: che “animale” da festival letterario sei?

Il programma del festival è online. La tua prima mossa è:
Creare un foglio di calcolo con tutti gli eventi imperdibili, incrociando orari, location e possibili sovrapposizioni. La logistica è tutto.
Dare una scorsa veloce ai nomi "big" e segnare in rosso l'orario del loro firmacopie. La foto con dedica vale più del sacro Graal.
Salvarlo nei preferiti con l'intenzione di guardarlo "più tardi". Finirai per decidere tutto all'ultimo, facendoti guidare dall'ispirazione.

Cosa c'è nella tua borsa da festival?
Un libro che stai leggendo da mesi, occhiali da sole, il biglietto del treno e un vago senso dell'orientamento. Ah, e le chiavi di casa. Forse.
Almeno due libri (uno da leggere, l'altro da far firmare), un quaderno per gli appunti, una penna stilografica e una borraccia d'acqua per mantenere l'idratazione e la lucidità.
L'ultimo bestseller dell'autrice più attesa, un power bank per non perdere nemmeno un istante social, e una shopper capiente per i futuri acquisti compulsivi.

Sei a un dibattito affollatissimo. La scrittrice dice qualcosa di estremamente profondo. Tu:
Ti prepari a scattare una foto "artistica" del palco, con una citazione a effetto da postare subito su Instagram.
Ti guardi intorno per vedere le reazioni degli altri, cercando di capire se è il momento giusto per un applauso o per una fuga strategica verso il bar.
Annoti la sua citazione precisa sul tuo Moleskine, pensando già a come la userai per stupire i tuoi amici alla prossima cena.

Momento critico: due incontri che ti interessano si sovrappongono. Che fai?
Analizzi i relatori, la pertinenza dei temi e scegli quello che arricchirà maggiormente il tuo bagaglio culturale. A malincuore, ma con rigore.
Semplice: vai a metà del primo e poi corri all'altra location, arrivando in ritardo a entrambi, ma con la sensazione di aver fatto il tuo “dovere”.
Vai a quello con l'autore più famoso, sperando in un aneddoto succoso o in un momento "gossip" letterario.

La domanda dal pubblico: un momento che temi o che attendi?
Preghi che nessuno faccia una domanda di dieci minuti, perché il tuo stomaco sta già brontolando e sogni un panino.
Lo attendi. Hai preparato una domanda colta e articolata, che dimostri che tu, il libro, l'hai letto davvero. E anche i precedenti.
Ti emozioni per chi ha il coraggio di parlare, ma la tua vera domanda è: "Quando inizia il firmacopie?".

Ai festival letterari ci si veste…
Comodi, ma con un tocco intellettuale: occhiali dalla montatura importante, una maglietta con il ritratto di Virginia Woolf e scarpe che ti permettano di correre da un capo all'altro della città.
Con cura, per non sfigurare in foto. L'obiettivo è mimetizzarsi tra gli addetti ai lavori e, perché no, finire in qualche scatto ufficiale.
Con quello che capita. L'importante è sentirsi a proprio agio, anche se questo significa un paio di jeans e una t-shirt a caso.

Pausa pranzo. Dove ti troviamo?
In fila per un trancio di pizza, cercando di origliare le conversazioni degli editori e degli autori per captare qualche anteprima.
Su una panchina al sole, a goderti un momento di pace e a osservare l'umanità varia e colorata del festival.
A un tavolo con lettrici e lettori appassionati, a discutere animatamente dell'ultimo vincitore del Premio Strega.

L'incontro più memorabile per te è quello che:
Si è trasformato in una festa inaspettata, con musica, vino e nuove amicizie nate tra uno stand e l'altro.
Ti ha aperto nuove prospettive su un tema che non conoscevi, lasciandoti con una lista di saggi da acquistare.
Ti ha permesso di stringere la mano al tuo mito letterario e di scambiarci due parole (anche se erano solo "Grazie" e "Prego").

A fine giornata, il tuo bilancio si misura in:
Pagine di appunti, nuove idee e una profonda soddisfazione intellettuale.
Libri autografati, foto ben riuscite e il numero di follower aumentato su Instagram.
Risate, incontri fortuiti e un bel ricordo da conservare fino al prossimo anno.

Il festival è finito. Lunedì, in ufficio, come lo racconti?
Raccontando i retroscena più divertenti e mostrando con orgoglio le dediche personalizzate che hai ricevuto.
"È stato bello! C'era un sacco di gente interessante e ho bevuto un ottimo spritz in piazza".
Con un'analisi dettagliata degli interventi più significativi, consigliando ai colleghi letture complesse e illuminanti.
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