Inaugurata la nuova Biblioteca Centrale dell’Università di Trento, progettata da Renzo Piano. 40 i milioni di euro spesi nel complesso, ma il taglio alle borse di studio da parte della provincia crea malcontento tra gli studenti…

La parola “biblioteca” deriva da biblíon ‘libro’ e thḗkē ‘scrigno’, ossia uno scrigno in cui contenere qualche cosa di estremamente prezioso: i libri. Ma con i suoi 10 chilometri di scaffali e circa 340mila volumi (non ancora disposti completamente), la nuova biblioteca dell’università di Trento non si può definire un semplice scrigno.

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Progettata da Renzo Piano, dopo che è sfumato il progetto del Centro Congressi su disegno di Mario Botta, la nuova Biblioteca Universitaria Centrale di Trento un gioiello lo è di sicuro. Come spiega il sito Artribune, ospiterà oltre 400 persone tra studenti e personale, disposti su ben 7 livelli di edificio nel complesso Le Albere; oltre ad aggiungersi a un curriculum – quello dell’architetto Renzo Piano – che già vanta la Bibliothèque Publique d’Information del Centre Pompidou, il rinnovamento della storica Morgan Library di New York e, di recente, la Biblioteca Nazionale di Atene.

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Ma la cerimonia di inaugurazione tenutasi sabato scorso è stata velata dal malcontento diffuso tra studenti, malumore dovuto al taglio delle borse di studio operato in questi giorni dalla Provincia. sono 10 milioni di euro i fondi stanziati per le borse di studio – cifra che, secondo i contestatori – stride con quella spesa per realizzare la biblioteca: le stime ufficiali parlano, infatti, di circa 40 milioni di euro messa a disposizione dell’architetto.

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