Citazione da "Quello che noi non siamo" di Gianni Biondillo

«Avevano combattuto battaglie campali su cose all'apparenza vacue, inconsistenti, mentre il regime si prendeva tutto. La battaglia delle idee, da qui, nel punto più oscuro della guerra, poteva sembrare persino ridicola, puerile, e allora perché sentiva ancora la necessità di difenderla? Perché era una battaglia etica, prima che estetica. Era il rigore francescano contrapposto al pressappochismo piccolo borghese, la razionalità contrapposta al pessimo gusto, la democrazia (sì, ancora non lo sapeva ma era quella la parola che mancava, democrazia) contrapposta al fascismo. Era il potere germinale della bellezza, da coltivare ovunque, anche all'inferno.»

Altre citazioni dai libri di Gianni Biondillo

Non ci sono altre Citazioni per questo autore.