

Sinossi
«Lui è nato per osservare il mondo con meraviglia» scrive Sait Faik Abas?yan?k di uno dei suoi tanti doppi che compaiono in questi racconti. «Per stupirsi senza capire nulla. Camminare per le strade, vedere e non vedere che cosa fa la gente». E poi? «Indugiare su un ponte e guardare in basso il colore dell'acqua, ammirare le gambe di una ragazza» - e chiedersi: «quella ragazza, chi riuscirà a baciarla?». Un incorreggibile flâneur: questo è stato Sait Faik, uno dei massimi scrittori turchi del Novecento. Dopo studi irregolari, una manciata di anni trascorsi in Francia, fiacchi tentativi, sempre falliti, di rassegnarsi a un qualsivoglia mestiere, il perdigiorno bramoso di «amare la gente» non ha fatto altro che immergersi nell'esistenza brulicante e misera dei quartieri cosmopoliti di Istanbul, e osservare avidamente, con gli occhi sempre un po' lucidi per il troppo rak?, non solo gli esseri umani - lo attraggono, in particolare, certi «ragazzi di vita» che quasi mai trova il coraggio di abbordare - ma anche i cani, gli uccelli, i pesci, il cielo, il mare, i tram, le chiatte, i taxi... È qui che, tra osterie, bordelli, pasticcerie e alberghetti, vagabonda e beve per tutta la sua breve vita, fino a morire, a soli quarantotto anni, di cirrosi epatica. Eppure questo irriducibile sfaccendato riesce a perseguire con indomabile tenacia la propria vocazione letteraria, e a tracciare, un racconto dopo l'altro, una pennellata dopo l'altra, un affresco partecipe e struggente del mondo stambuliota della prima metà del Novecento - «venditori di giornali, di fiammiferi, di stecche per baveri e bustini, mercanti d'amore ... costruttori, pizzicagnoli, teatranti, scrittori, librai, acquaioli, tabaccai, professori, lustrascarpe, studenti...» - in una prosa asciutta e affilata, e insieme ebbra, franta, trafelata come dopo una lunga corsa, nella quale baluginano, qua e là, folgoranti accensioni liriche: «Desiderava tanto baciare delle labbra: morbide, umide, insipide o saporite, crepitanti come capelli elettrici... Voleva impazzire al calore di una mano».
- ISBN: 8845935671
- Casa Editrice: Adelphi
- Pagine: 263
- Data di uscita: 13-05-2021
Recensioni
Özellikle bir öykü var ki Burgazada'da evin bahçesinde oturacağım ve orada satırı satırına okuyup hayalleyeceğim. Ardından başka bir öyküsünde anlattığı ve benim de kendimi dolanmaktan alamadığım ada mezarlığına gidip bir de onun gözleriyle bakmaya çalışacağım, postacının mezarını 'hissederim' belki Leggi tutto
Menekşeli Vadi öyküsü 1968 yılında çekilen Ömer Lütfi Akad'ın "Vesikalı Yarim" filminin hikayesidir. Safa Önal tarafından film senaryosuna uyarlanmıştır.
Non avevo mai sentito parlare di questo autore, morto giovane nel 1954. Descrive una Istanbul povera, ma viva, chiassosa cosmopolita, con un linguaggio efficace e poetico. Sono brevi racconti, alcuni tormentati, altri pittoreschi, fermano un particolare, seguono un sogno, uno stato d'animo. Bella le Leggi tutto
"Mi sono guardato intorno: nessuno. Eppure, poco fa, intorno a me era pieno di gente. I cani abbaiavano, gli alberi frusciavano. Un fiume scorreva in fondo alle mie orecchie. Gli alberi dilavavano le acque. Le bestie abbracciavano gli uomini, i cani parlavano, gli umani abbaiavano. Il cielo era gial Leggi tutto
birisi "Sait Faik derya gibidir yüz yüz bitmez" demişti. vallahi öyle. 4-5 sayfaya koca koca hayatları sığdırmış adam.
Sait Faik’in kitapları da öyküleri de “male gaze”in somutlaşmış hali gibi gerçekten.
Güzel Adam Sait Faik'in güzel öyküleri... "...Bu koca şehir, ne kadar birbirine yabancı insanlarla dolu. Sevişemeyecek olduktan sonra neden insanlar böyle birbiri içine giren şehirler yapmışlar? Aklım ermiyor. Birbirini küçük görmeye, boğazlaşmaya, kandırmaya mı? Nasıl birbirinden bu kadar ayrı, bi Leggi tutto
Citazioni
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