Si può tornare indietro
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Sinossi
Il 4 novembre 1954 Trieste festeggia l’annessione all’Italia e tutta la città confluisce in piazza Grande. In mezzo a quella folla c’è Berta, giovane ma segnata da una relazione andata male, dato che lei, ragazza di città, non è riuscita a inserirsi nel mondo contadino romagnolo e a trovare un modo per comunicare con il marito. Così, dopo dieci anni di matrimonio, è da poco tornata a Trieste con le figlie. Ma c’è anche Alina, vecchia compagna di scuola di Berta. Di cognome fa Rosenholz e nei lager ha perso tutta la famiglia, e anche sé stessa. Rimpatriata a Trieste, non riesce a ricordare nulla di sé: è uscita per sbaglio dall’ospedale psichiatrico San Giovanni in cui è ricoverata ed è finita in piazza senza sapere dove si trovi e perché ci sia tutta quella folla. D’improvviso, però, il suo sguardo cade su una coppia di orecchini a trifoglio che riaccendono una luce nella sua mente… Dura un giorno, questo romanzo, ma, nel corso della giornata, vediamo scorrere le storie di Berta e di Alina, prima sconosciute a sé stesse, poi animate dalla speranza di una nuova vita, di un nuovo inizio, di una nuova consapevolezza.
- ISBN: 889871341X
- Casa Editrice: astoria
- Pagine: 216
- Data di uscita: 12-05-2016
Recensioni
Non è il solito romanzo sull’amicizia con l’aggiunta di una storia d’amore. C’è anche questo ma in Non si può tornare indietro c’è prima di tutto Trieste. Il suo mare, la bora, il suo essere città di confine, la Risiera e le foibe, l’ospedale psichiatrico San Giovanni e i matti. E poi ci sono le don Leggi tutto
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