Sinossi

La filosofia come cura di sé, come esercizio per vivere meglio, per trasformare se stessi e i luoghi in cui viviamo, che sono parte di noi: dunque non una filosofia speculativa, astratta e lontana, ma la ricerca di una saggezza e di una felicità immanente. Andrée Bella parla proprio di questo ma non solo: sceglie come teatro esemplare dell’esercizio filosofico la Natura, il luogo in cui le grandi metafore che hanno nutrito la riflessione filosofica – il nascere, il morire, il divenire, il risorgere – sono a disposizione di tutti e ci vengono incontro con la potenza e la semplicità della loro esistenza. Le metafore in natura sono i concetti incarnati nel vivente, miti da narrare per allargare i confini dell’anima.
Esercizio filosofico può essere anche passeggiare in un bosco, salire su un monte, annusare una notte di primavera, saper cogliere la bellezza o la crudeltà di quel che esiste. Esperienze capaci di riavvicinare corpo e paesaggio, natura e cultura, vita umana e vita vegetale, nella direzione di una possibile fioritura congiunta dell’uomo e del suo ambiente.

«La scienza della natura […] procura massimamente serenità nella vita».
Epicuro, Epistola a Erodoto

«Esplorare il mondo è uno dei modi migliori per indagare la mente, e il camminare percorre entrambi i terreni».
Rebecca Solnit, Storia del camminare

  • ISBN: 8868338548
  • Casa Editrice: Ponte alle Grazie
  • Pagine: 208
  • Data di uscita: 15-03-2018

Dove trovarlo

€15,00

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