

Sinossi
Questo libro racconta la storia del primo album realizzato dal Wu-Tang Clan, intitolato Enter the Wu-Tang (36 Chambers) e pubblicato alla fine del 1993. Sembra semplice, messa così, ma ci sono molti modi per raccontare una storia. Questo non è, per esempio, uno di quei volumi che ti spiegano per filo e per segno ogni sessione di registrazione, chi c'era, cosa indossava, chi è uscito un attimo per fumarsi una sigaretta e così via. Invece, è un tentativo di riflettere la forma e l'ethos sia dell'album su cui si concentra, sia dell'hip hop nel complesso: il genere o, più precisamente, la cultura a cui appartiene quell'album. Il periodo dal 1993 al 1994 è stato infatti un momento chiave per l'evoluzione dell'hip hop, una sorta di rinascimento a vent'anni dalla sua nascita negli slums del South Bronx. Uno degli scopi di questo libro sarà mostrare il genio unico dell'operazione dell'hip hop, la maniera in cui rilancia molte tradizioni della musica e della cultura afroamericana in modi completamente nuovi, allontanandosi dalla linearità della tradizione musicale occidentale e abbracciando la citazione non solo come strumento o tecnica, ma come l'ethos stesso della creatività, dell'originalità. Ovviamente ogni appassionato dell'hip hop ha il proprio disco o gruppo preferito, ma il presupposto di questo libro è che il genio dell'hip hop raggiunge una sorta di apogeo selvaggio e sgangherato in Enter the Wu-Tang, e che avvicinarsi alla comprensione di quel disco significa anche capire qualcosa dell'America, un luogo che, come la musica a cui ha dato vita, crea bellezza e audacia, umorismo e calore, il tutto a partire dall'orrore sottostante. Per adeguarsi al soggetto che tratta, anche questo libro adotterà come modello un approccio da gazza ladra, in gran parte non lineare e ricco di oggetti e campionamenti. Invece di un libro, avete aperto la scatola di un puzzle.
- ISBN: 8859266378
- Casa Editrice: EDT
- Pagine: 432
- Data di uscita: 21-04-2022
Recensioni
I'm not sure I would ever have picked up this book but for a rave review in The Big Issue and endorsments from one of my favourite recording artists (Kate Tempest) and favourite radio DJs (Gilles Peterson). Anyway, I'm glad I did because it was pretty great - like an extended love letter to the Ente Leggi tutto
I’ve bemoaned the lack of a great hip-hop-is-art book (outside of Hamilton: The Revolution) for a while now, and I had hopes we could add this one to the list. Ultimately, it falls a little short, but there’s still some very incisive and inspired writing here (along with some strange digressions and Leggi tutto
For the children:
This is more a meditation on this album than it is a book about the album, but it’s still a fascinating trip through meaning, intent and how power dynamics play a role in those ideas.
This might be one of my favorite takes on Wu-Tang and one of my favorite books on hip hop I have ever read.
A book about everything for an album about all that and more.
Waarschijnlijk de eerste keer dat ik vol enthousiasme 'Wu-Tang! Wu-Tang!' naar een boek heb geschreeuwd.
This started off promising, but eventually it just got too weird. The most interesting parts of the book were the biographical sketches of the members of the Wu-Tang clan, plus some of the insider production details on their debut album. Other interesting parts were some of the broader musical histo Leggi tutto
The disjointed nature of this author's writing style is very off-putting. This is true throughout the book. Even as I read the last chapter, I am reminded of it. He spends almost two pages briefly summarizing important points in US History on page 328: "A year ago... Almost 26 years ago..." But then Leggi tutto
Citazioni
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