

Asylums. Le istituzioni totali: i meccanismi dell'esclusione e della violenza
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Sinossi
"Un'istituzione totale può essere definita come il luogo di resistenza e di lavoro di gruppi di persone che - tagliate fuori dalla società per un considerevole periodo di tempo - si trovano a dividere una situazione comune, trascorrendo parte della loro vita in un regime chiuso e formalmente amministrato. Prenderemo come esempio esplicativo le prigioni nella misura in cui il loro carattere più tipico è riscontrabile anche in istituzioni i cui membri non hanno violato alcuna legge. Questo libro tratta il problema delle istituzioni sociali in generale, e degli ospedali psichiatrici in particolare, con lo scopo precipuo di mettere a fuoco il mondo dell'internato". Così scrive Goffman in apertura di Asylums. Egli realizza una descrizione impressionante di "ciò che realmente succede" in un'istituzione totale, al di là delle retoriche scientifiche, terapeutiche o morali con cui chi detiene il potere nell'istituzione giustifica le degradazioni degli esseri umani che solitamente avvengono. Ciò che Goffman compie, in Asylums, è una sorta di esercizio morale: rovesciare la pretesa che le istituzioni dettino la loro logica alle scienze sociali, far "parlare" attraverso la rievocazione sociologica di semplici gesti la dimensione tipicamente umana della resistenza all'oppressione. (Prefazione di Alessandro Del Lago, postfazione di Franco e Franca Basaglia)
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 415
- Data di uscita: 22-10-2010
Recensioni
one of the most subtle, restrained, ferocious diatribes i have ever read. you can feel the fire roiling deep underneath the text, piercing the surface in quick flashes. should be required reading for all schoolteachers. four long essays stemming from a year (1955-56) Goffman spent observing the daily Leggi tutto
'm not a sociologist, a student of sociology or really, even that interested in sociology. I read about this book in David Orland's, Prisons: Houses of Darkness, where Orland often referred to Goffman's work in this book. I was not disappointed. Goffman uses a mixture of field observation and referen Leggi tutto
It was easier to read this book if I kept reminding myself that it was written in the 1950's. Psychiatric hospitals are nothing like this nowadays. But I appreciate they used to be different. Anyhow, I don't like that Goffman made some jabs at psychiatric nurses, implying that they are the nurses wh Leggi tutto
3.5 stars Admittedly I didn't read this entire book in great depth. Although the subject is of great interest to me, the anecdotal style writing concerning both patients and staff in institutions, rendered me a little disinterested. I felt like some paragraphs were repeats of what I had previously.
bardzo nierówny zbiór esejów II jest w miarę interesujący, gdyby nie on dałabym 2 część IV jest ciekawa poza tym to całość bardzo lakoniczna, podkreśla dość dziwne i nieistotne aspekty, prześlizgujac się po jakichś bardziej przydatnych wnioskach psychiatria musiała być naprawdę słaba w tamtych latach, Leggi tutto
a remarkable product of its time - concise yet vivid, simple but bold. had a blast reading this. (for my sociological theories ii class)
Citazioni
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