

Sinossi
Si ripete spesso che la tradizione europea e occidentale affonda le proprie radici nel mondo greco. Si dimentica di precisare, però, che non esiste una Grecia unica, marmorea, solenne e olimpica. Lo aveva scritto Platone e lo ha ripetuto Friedrich Nietzsche: c'è la Grecia dei filosofi e quella della tradizione. Omero o Platone? Partendo dal problema della giustizia - della sua importanza e dei suoi limiti - l'obiettivo del libro è ricostruire le coordinate concettuali che stanno alla base di due mondi cosi vicini e cosi lontani. Se i filosofi cercheranno di mostrare il senso, l'ordine e la bellezza del mondo - la sua razionalità, in una parola -, ad accomunare gli altri, da Omero a Sofocle e Tucidide, è piuttosto la consapevolezza che la realtà è qualcosa di ambiguo, da cui è impossibile ricavare indicazioni di valore o regole di comportamento. E questo a sua volta conduce a interrogarsi su cosa sia quell'essere sfuggente che è l'uomo: un animale inquieto, che non avendo un posto fisso nel mondo è sempre proteso alla conquista della natura, ma è allo stesso tempo esposto al rischio di commettere errori fatali. Qual è il senso della nostra esistenza? Di questo si discuteva ad Atene.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 228
- Data di uscita: 07-02-2017
Recensioni
3.5☆ Un saggio scritto molto bene e che lascia molto spazio alle fonti. Non è una lettura semplice, ma la consiglio assolutamente a chi è interessato al tema della giustizia nel corso della storia.
Platone o Omero? In che senso si è intesa la giustizia e perché. In questo libro il tema è trattato in modo eccelso, non soffermandosi solo su questi due autori ma interpellando Tucidide, Trasimaco, Callicle, Antifonte, ed altri. Parrebbe essere quasi la versione più estesa de "I sofisti", sempre de Leggi tutto
Citazioni
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