

Sinossi
Intrecciando storie di personaggi straordinari e di gente comune, "Il leopardo di Kublai Khan" è un racconto avvincente quanto contraddittorio di guerre, missioni diplomatiche, vassallaggi, credenze religiose e scambi commerciali: per una principessa che attraversa la Persia allo scopo di stringere un'alleanza politica sposando il sovrano dell'Ilkhanato, una missione diplomatica in Sri Lanka termina con il rapimento del re locale; gli imperatori invitano i commercianti mongoli e coreani di cavalli ai mercati del Nord della Cina, ma i loro ufficiali tratteranno i marinai portoghesi alla stregua di pirati; per un re Giorgio III elettrizzato all'idea d'incontrare un cinese qualunque a Londra, i minatori cinesi che lavorano in Sudafrica andranno spesso incontro alla tortura... Una storia di invasioni, carestie, inondazioni e pestilenze, diffusione di idee e tecnologie, che segue quell'incerta linea di confine tra commercio e pirateria, resistenza e complicità con il colonialismo: una storia del mondo con la Cina al suo centro. «Secondo le ricostruzioni storiche convenzionali la Cina divenne un solo paese nel 221 a.C. [...] La transizione da una molteplicità di paesi a un unico paese rappresenta senza alcun dubbio una svolta decisiva, ma [...] un'altra transizione, ben più recente, si verificò nel XIII secolo, quando l'oscillazione dinastica tra un solo regno unificato e una molteplicità di regni disseminati si esaurì una volta per tutte, e la Cina ricadde sotto l'occupazione dei Mongoli discendenti di Chinggis (Gengis) Khan. Fu in seguito a questa seconda grande unificazione che la Cina divenne un paese completamente differente. I fasti delle dinastie Tang e Song precedenti all'invasione mongola rappresentano un dato di fatto indiscutibile, e i lasciti delle più remote dinastie continuano ancora oggi a plasmare la cultura cinese. Ma per lo storico, il cui sguardo si proietta sul lungo periodo, la Cina di oggi è figlia dei Mongoli, più che dei Qin».
- ISBN: 8806244310
- Casa Editrice: Einaudi
- Pagine: 439
- Data di uscita: 01-09-2020
Recensioni
The underlying contention of Timothy Brook’s latest work is that China’s conception of itself – the ‘Great State’ of the title – is derived not from the extremely dubious (ridiculous) assertion of 5000 years of Chinese civilisation but instead from the worldview of The Mongols who had conquered Chin Leggi tutto
This book is actually really sweet (minus the epilogue and some episodes). It offers its reader a "taste" of both Chinese history and the global history in the last 800 years, using little historical miniatures from author’s favorite topics (judging by his bibliography): cartography, art, trade. Som Leggi tutto
I thought it was a great telling of history because it follows human narratives that you can empathise with and so vibe with the contemporaneous zeitgeist. Honestly would have given 5 stars had the author not made silly mistakes about Singapore: “Raja Bongsu, the brother of the sultan of Johor (now S Leggi tutto
One of the ways in which Ronald Reagan transformed American politics was by raising the anecdote to the position of preferred means of debate and eliminating statistics as a meaningful input in meaningful dialogue. Voters don't really understand statistics and Mark Twain's pejorative comments about
I thoroughly enjoyed this book; a collection of thirteen "stories" arranged sequentially through Chinese history, it avoids the boring nature of most history books by focusing on very specific situations where China and the world interact, and doing so in a literary and attention-grabbing way. I par Leggi tutto
Solid, not really up my alley too much but well written and an interesting style
Magnífico libro constituido por pinceladas de la historia china que nos van descubriendo más del carácter de esta nación, relatos aparentemente sencillos pero que esconden un calado inmenso para el lector y que culmina en un epílogo magistral que nos deja un regusto amargo ante lo que se nos puede a Leggi tutto
Some interesting views into eras of Chinese history. Lost interest near the end, but then, I'm more interested in earlier Chinese history.
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