

Sinossi
«Quando ero nei campi di concentramento e nessuno veniva a liberarmi, mi chiedevo: come può il mondo essersi dimenticato di noi?». Appena dodicenne all'epoca della deportazione, Edith Bruck è fra i pochi superstiti dell'Olocausto, che come i messaggeri di Giobbe sono scampati per raccontare. "Chi ti ama così" è un romanzo autobiografico in cui il debito nei confronti del passato e del dolore non può dirsi mai saldato completamente. Un diario che attraversa il tempo, lo spazio e diverse lingue, dal quale emerge potente la voce di una donna che ha sentito il bisogno di ripercorrere la tragedia vissuta, per consegnarci intatti l'orrore ma anche la speranza di ritornare a vivere. «Ho incominciato a scrivere questo racconto autobiografico alla fine del 1945 in Ungheria, nella mia lingua. Ma durante la fuga in Cecoslovacchia persi il mio quaderno marrone che conteneva anche poesie scritte nell'infanzia e dedicate a mia madre. Ho cercato poi di riscriverlo più volte nei vari paesi dove sono stata. Solo a Roma, tra il 1958 e il 1959, sono riuscita a scriverlo fino in fondo in una lingua non mia».
- ISBN: 8829709123
- Casa Editrice: Marsilio
- Pagine: 112
- Data di uscita: 14-01-2021
Recensioni
Olvasás közben két kellemetlen gondolatom is támadt. Az egyik: ha Anne Frank túléli a holokausztot, naplója ugyanígy a világirodalmi kánon részévé vált volna? A másik: illik nekem ilyesmin gondolkodni? Nem volna jobb, ha inkább nem bolygatnék irodalmi igényeimmel kapcsolatos kérdéseket egy ilyen érz Leggi tutto
Una historia cruda que habla sobre la esperanza y la ilusión de tener una vida mejor a pesar del horror de la Gran Guerra.
In principio mi sembrava che Edith raccontasse la sua storia in maniera troppo fredda, come se quello che aveva passato nei campi di concentramento non fosse stato così grave e devastante; e lei ha vagato anche da un campo di concentramento all'altro, subendo diverse crudeltà e patendo la fame, non Leggi tutto
“Spesso assalivamo i contadini strappando dalle loro mani le rape che portavano alle bestie: rimanevano immobili e si chiedevano come degli esseri umani potessero essere ridotti cosi. Ma io avrei voluto urlare: siete stati voi”
This autobiography is a very compelling testimony by a child survivor of the Holocaust. It evokes a deep and emotional response of the reader.
A must-read testimony on the life of a Hungarian woman who was forced into the concentration camps of Auschwitz and Dachau as a teenager. This book represents the need to share one's testimony, to bring awareness to the experience during the Holocaust as well as after the Holocaust, picking up piece Leggi tutto
Without any hesitation the author testifies about cruelty of the society towards Hebrews before, during and after Second World War. The harshness of the life at its finest and a person's will not to give up in a search of a place that could be called home after experiencing a great tragedy and loss. Leggi tutto
Molto triste e intendo anche se scorre molto come scrittura. È giusto ricordare il momento dentro i campi di concentramento ma molto più importante è quello successo negli anni dopo e tutte le ripercussioni chw puó avere una bambina
In Italien Schullektüre und eindringlich und oberflächlich zugleich. Nicht viel über Getto- und KZ-Leben. Mehrfach geschieden und Scheitern in Israel.
Sad memoir of a holocaust survivor.
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