

Sinossi
Odore di alghe limacciose e sabbia densa, odore di piume bagnate. È un antico cratere, ora pieno d'acqua: è il lago di Bracciano, dove approda, in fuga dall'indifferenza di Roma, la famiglia di Antonia, donna fiera fino alla testardaggine che da sola si occupa di un marito disabile e di quattro figli. Antonia è onestissima, Antonia non scende a compromessi, Antonia crede nel bene comune eppure vuole insegnare alla sua unica figlia femmina a contare solo sulla propria capacità di tenere alta la testa. E Gaia impara: a non lamentarsi, a salire ogni giorno su un regionale per andare a scuola, a leggere libri, a nascondere il telefonino in una scatola da scarpe, a tuffarsi nel lago anche se le correnti tirano verso il fondo. Sembra che questa ragazzina piena di lentiggini chini il capo: invece quando leva lo sguardo i suoi occhi hanno una luce nerissima. Ogni moto di ragionevolezza precipita dentro di lei come in quelle notti in cui corre a fari spenti nel buio in sella a un motorino. Alla banalità insapore della vita, a un torto subito Gaia reagisce con violenza imprevedibile, con la determinazione di una divinità muta. Sono gli anni duemila, Gaia e i suoi amici crescono in un mondo dal quale le grandi battaglie politiche e civili sono lontane, vicino c'è solo il piccolo cabotaggio degli oggetti posseduti o negati, dei primi sms, le acque immobili di un'esistenza priva di orizzonti.
- ISBN: 8830103241
- Casa Editrice: Bompiani
- Pagine: 304
- Data di uscita: 13-01-2021
Recensioni
Giulia Caminito ci prova, davvero. Introduce una protagonista sgradevole e tormentata al punto giusto, dinamiche familiari disfunzionali al massimo, tematiche attuali ma non troppo controverse (la povertà, il classismo, i pariolini con le minicar... avanguardia pura, insomma), il tutto condito da una Leggi tutto
Videorecensione: https://youtu.be/y1nhXmh-5PY Intervista con l'autrice: https://youtu.be/SjUUZbMLvAg
No. Parte bene, come voce, stile, personaggi e ambientazione e si perde. Noioso in tutta la parte centrale, inverosimile, urticante la protagonista che si lagna tutto il tempo ma neanche quando va all'università si trova un lavoro, interessanti erano gli scoppi d'ira e la vendetta, poi però diventa Leggi tutto
Ad un certo punto della lettura mi sarei legata la mano destra per impedirmi di continuare a sottolineare. ”... sottolineo i libri quasi fino a ferire le pagine.” Giulia Caminito ha indubbiamente il grande talento della scrittura, quello che traduce emozioni e pensieri non in semplici parole ma in Leggi tutto
Le smarginature Essere adolescente per le autrici italiane contemporanee non è certo un passaggio indolore, e se penso a Lila e Lenù, ma anche a Giovanna, di Elena Ferrante (e alla Ferrante della “smarginatura” Caminito è, per sua stessa dichiarazione, riconoscente e debitrice), al L'Arminuta di Dona Leggi tutto
Ho letto questo romanzo formidabile, in due giorni; come tutti i libri seriamente costruiti per far affiorare un personaggio complesso, aspro, talvolta respingente, nichilista, infine ammirevole, impiega due terzi per dire ciò che vuole dire. Ci vuole pazienza. Scritto con apprensione lirica, con di Leggi tutto
Il potenziale c'è, d'altra parte ha avuto su di me un effetto totalmente respingente. C'è troppa Ferrante, e allo stesso tempo troppo poca, ma di Ferrante ne abbiamo già una e non credo ne servano pallide copie. Uno stile ricercato e non troppo originale (vedi Ferrante, appunto), che spesso ritorna Leggi tutto
Sono in treno e ho lo sguardo fisso da circa quindici minuti sull'ultima pagina de' "L'acqua del lago non è mai dolce". Ho inviato una dozzina di messaggi a tanti miei amici lettori, al mio ragazzo, a mia madre. In tutti si ripete la stessa frase "ho letto un romanzo meraviglioso, devi leggerlo subit Leggi tutto
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