Gli alpinisti di Stalin
-
Tradotto da: Barbara Ponti
Tutti i formati dell'opera
Acquistalo
Sinossi
Orfani siberiani, Vitalij ed Evgenij Abalakov praticarono l’alpinismo fin da ragazzini e, muovendosi fra il Caucaso e l’Asia centrale, salirono tutte le vette più significative arrivando a conquistare, negli anni Trenta del Novecento, gli inviolati Pik Lenin (7134 metri, ora picco Ibn Sina) e Pik Stalin (7495 metri, ora picco Ismail Samani) nel Pamir. Ma in un mondo in cui anche l’alpinismo faceva parte dell’ideologia ed era un mezzo di propaganda, di conquista militare e di rivalsa politica, Vitalij, come tante altre figure di spicco negli ambiti più svariati, finì per trovarsi stritolato nella macchina delle purghe staliniane. Ingegnere e direttore della scuola per alpinismo di Adyl-Su, nel febbraio 1938 venne arrestato con l’incredibile accusa di «avere ostacolato l’alpinismo di massa per riservarne la pratica solo a pochi eletti». Altrettanto incredibile è il fatto che venisse poi liberato, senza troppe spiegazioni, nel 1940. A causa delle menomazioni subite durante le sue spedizioni e le torture inflitte in carcere non poté arruolarsi per difendere la patria dall’aggressione hitleriana, come invece fece il fratello Evgenij, in quegli anni all’apice della sua fama come scultore, alpinista ed eroe del regime. Nel dopoguerra Evgenij ricominciò a scalare, sognando di conquistare l’Everest ma morirà nel 1948 in un banale – quanto per alcuni misterioso – incidente domestico. E anche Vitalij riprese la via delle montagne a capo della squadra di alpinismo agonistico Spartak, che per sedici anni compì spedizioni senza incidenti né vittime vincendo le competizioni sportive più prestigiose, il tutto sotto la guida di un ex prigioniero politico che aveva subito l’amputazione di venti falangi, ma che continuò a credere nell’alpinismo come scuola di vita improntata agli ideali comunisti.
Oggi le sculture di Evgenij sono disseminate nei territori dell’ex Unione Sovietica, mentre Vitalij Abalakov ha dato il nome a una tecnica di discesa su ghiaccio, tutt’ora usata, e a tanti attrezzi da lui progettati e prodotti. Eppure della storia avventurosa e straordinaria dei più famosi alpinisti sovietici della loro generazione si sapeva ben poco, prima che Cédric Gras la ricostruisse, fra ricerche sul campo e documentazione recuperata negli archivi del KGB, in questo libro, vincitore del premio Albert Londres, che insieme alla vita dei due fratelli racconta la storia dell’Unione Sovietica attraverso il prisma delle nevi eterne.
- ISBN: 1259920925
- Casa Editrice: Corbaccio
- Pagine: 256
- Data di uscita: 13-01-2023
Recensioni
Opowieść o życiu i tragicznych losach dwóch wybitnych alpinistów - braci Abałakowów. Cédric Gras, dzięki badaniu wielu źródeł, w tym dzienników Jewgienija Abałakowa, przybliża historię tych postaci. Witalij i Jewgienij Abałakowowie byli uzdolnionymi alpinistami swojego czasu, których aktywność przypa Leggi tutto
J'adore les récits de montagne. J'ai dévoré, j'ai été captivé par les aventures incroyables de Maurice Herzog, Walter Bonatti ou Jon Krakauer, j'ai été époustouflé par le documentaire d'époque (1924 !!!) de la tentative d'escalader l'Everest par Mallory et Irvine - tentative infructueuse et tragique Leggi tutto
Voilà un très bon livre qui ravira deux publics: les fans d’alpinisme et ceux de l’URSS. Superbe histoire dans la tourmente stalinienne de deux frères à la conquête des pics Lénine, Staline et même Maurice Thorez ! Superbe.
L’histoire de deux frères alpinistes russes à travers le 20e siècle en URSS. Intéressant à la fois pour l’histoire et le contexte!
“Alpinisti di Stalin” è una docu-fiction molto interessante e talmente ben scritta da vincere il premio Albert Londres 2021, il massimo riconoscimento del giornalismo francese, l’equivalente del Pulizer. Racconta la vita dei due fratelli Abalakov, Vitali e Evgueni, i padri dell’alpinismo sovietico. N Leggi tutto
3.5*
Une lecture qui m'a fait rêvé de cimes enneigées pendant plusieurs nuits... J'ai absolument adoré découvrir les destins sidérants de ces alpinistes soviétiques, et j'ai eu l'impression de ressentir à la fois leurs peurs et espoirs, ainsi que les rêveries de Gras qui sont maintenant aussi un peu les Leggi tutto
Bien plus qu'un livre de montagne! La vie d'Evgeni et Vitali Abalakov, deux alpinistes russes qui ont signé plusieurs ascensions majeures, surtout dans le massif de Pamir, est la base de ce récit. Donc nous y trouvons les récits dramatiques de leurs expéditions, leurs succès et leurs échecs, tout co Leggi tutto
Pamir, Karakorum, Himalaje. Dalej, wyżej, szybciej... Górska literatura, jak i sami himalaiści, zajmują w moim sercu miejsce szczególne. Uwielbiam poznawać ich biografie, czytać o dokonaniach, oglądać relacje z wypraw. Często zastanawiam się, jak ten wyścig na szczyt się zaczął. Z takimi odpowiedziam Leggi tutto
Citazioni
Al momento non ci sono citazioni, inserisci tu la prima!