Ci diciamo l'oscuro. La storia d'amore tra Ingeborg Bachmann e Paul Celan
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Sinossi
«Ci diciamo l'oscuro / ci amiamo l'un l'altra come papavero e memoria». Nel 1948, a Vienna, Paul Celan dedica questi versi a Ingeborg Bachmann. Il componimento, "Corona", celebra il fatale incontro di due anime che parlano la stessa lingua, la lingua «oscura» della poesia, e che si uniscono come il papavero e la memoria, l'oblio e il ricordo. Nella primavera di quell'anno i due poeti si ritrovano a Vienna per vie e ragioni molto diverse. Morti i genitori in un campo di concentramento in Ucraina ed entrata Czernowitz, la sua città natale, a far parte dell'Unione Sovietica, il ventisettenne Celan ripara dapprima a Bucarest e poi, dopo una lunga e pericolosa fuga a piedi durata intere settimane, nella capitale austriaca. Occupata da quattro potenze straniere, nel 1948 Vienna è la città delle spie, della criminalità politica ed economica, dei grandi spacciatori e dei piccoli trafficanti. È la città anche degli ebrei scampati alla deportazione, sradicati che, come Celan, hanno perso la propria "Heimat", il luogo natio. Ingeborg Bachmann è a Vienna per una "Heimatlosigkeit" di tutt'altra specie. Ha solo ventidue anni, ma nella capitale austriaca - raggiunta a diciotto anni per studiarvi e sfuggire a quella Carinzia e a quel padre che hanno accolto con entusiasmo il nazismo - è già una promettente giovane autrice. I due poeti trascorrono sei settimane insieme. Un incontro esplosivo che lascia tracce indelebili nell'esistenza dell'uno e dell'altra. Un incontro, tuttavia, segnato anche da sentimenti di incertezza e di insicurezza. A Vienna, Celan si scontra ovunque con segnali che testimoniano il perdurare dell'antisemitismo e dell'ideologia nazista. La capitale austriaca non può essere perciò la sua "Heimat". Fugge a Parigi, dove però i fantasmi e gli incubi della Shoah continuano a perseguitarlo. Ingeborg Bachmann, dal canto suo, va incontro a un destino tragico dopo la fine della sua relazione con Max Frisch. Helmut Bottiger ricostruisce la storia dei due poeti dal loro primo incontro fino agli anni della loro «catastrofe parallela», i primi anni Settanta. La storia di un amore struggente che troverà il suo epilogo nelle parole contenute in "Malina", l'ultimo libro della Bachmann pubblicato dopo la sua morte: «La mia vita finisce perché lui è annegato nel fiume durante la deportazione, era la mia vita».
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- Pagine: 251
- Data di uscita: 21-03-2019
Recensioni
”Sono te quando sono io” “Dalla mano l'autunno mi bruca una sua foglia: siamo amici. Sgusciamo il tempo dalle noci e gli insegniamo a camminare: il tempo torna indietro, nel guscio. Nello specchio è domenica, nel sogno c'è chi dorme, la bocca dice il vero. Il mio occhio scende giù al sesso dell'amata Leggi tutto
Als Germanistikstudentin hat man meistens ein ziemlich großes Interesse an allem, was im Entferntesten mit Literaturwissenschaft zu tun hat. Ich bin kein großer Fan von Lyrik und finde keinen rechten Zugang dazu und doch interessieren mich Bachmann und Celan auf rein persönlicher Ebene sehr. Die Bez Leggi tutto
Due poeti chiusi nel loro mondo, che comunicano attraverso le poesie nel corso della loro breve e tormentata vita. Entrambi costantemente presi dall’ansia di essere artisticamente riconosciuti dal mondo degli intellettuali. Lei è più scaltra, inizialmente, lui non riesce a dimenticare di essere sopr Leggi tutto
„Wir sagen uns Dunkles“ von Helmut Böttiger 2. Zum Inhalt Helmut Böttiger zeigt uns eine Beziehung, die gepflastert mit Stolpersteinen war. Im Focus steht die Zeile "Wir sagen uns Dunkles" aus „Corona“ Beide waren bedeutende Lyriker der Nachkriegszeit. Leo Antschel (ein rumänischer Name wird mit c gesc Leggi tutto
Sehr gut und kenntnisreich, eine Doppelbiographie die sich auf die Beziehung der beiden Dichter fokussiert. Böttiger widmet sich den subtilen Nuancen der Lyrik, er benennt die gegenseitige Anziehung (und das Gegenteil, das brüske Zurückstoßen). Dabei tritt er den beiden Menschen, un die es geht, nie Leggi tutto
Very well researched, neutral, meaningful. A very important glimpse upon the love of two intense poets, brought together in Vienna, where they sparked up a connection from which would flow a great river of poetry., but which also would make them suffer all their lives.
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