

Sinossi
La Fiera di Francoforte viene spesso raccontata - o meglio, immaginata - come una specie di festa mobile vagamente esoterica, dove, in un tintinnio di calici, e a volte in un fruscio di lenzuola, signore e signori molto lungimiranti decidono cosa il pubblico dovrà comprare e leggere (soprattutto comprare) nei dodici mesi successivi. Non è una rappresentazione completamente fittizia, ma per arrivare a un'immagine più convincente di questo strano mestiere, e del suo rito più fastoso, ci vogliono quelli che i militari americani chiamerebbero 'boots on the ground'. Che qui il narratore indubbiamente indossa già partendo da Milano, o non sopravviverebbe alla telefonata hot con cui il suo compagno di viaggio, un fotografo con la singolare perversione di ritrarre solo scrittori, occupa per intero le sette ore di strada. E che non si toglie nemmeno durante una Buchmesse, se possibile, più convulsa di tante, dove la caccia a un improbabile bestseller si incrocia con l'inquietante apparizione di un agente che non avrebbe più dovuto essere in questo mondo - a meno che non sia tutta la rumorosa baracca a essersi inavvertitamente trasferita nell'altro. Non c'è molto da aggiungere, per un libro che è solo una commedia. Se non un'avvertenza: ogni riferimento a persone esistenti, o a fatti realmente accaduti, non è per niente, ma proprio per niente, casuale.
- ISBN: 8845935663
- Casa Editrice: Adelphi
- Pagine: 168
- Data di uscita: 24-06-2021
Recensioni
E' peggio che brutto, è irrilevante. Una serie di aneddoti raccontati con un tono che dovrebbe essere irridente (ma siamo lontani dai modelli di Tre uomini in barca di JKJ o di Il professore va al congresso di Lodge) e irriverente, e invece è solo irritante. Scrivere come se. Citare persone che. Ommi Leggi tutto
Per indicare cose assai sciocche e balorde, gli antichi romani possedevano la locuzione Burrae Vatroniae ; così difatti glossa il grammatico Placido (cito a memoria, sicché chiedo venia per eventuali errori): Burrae Vatroniae, fatuae ac stupidae: a fabula quadam Vatronii, quae Burra inscribitur ; curi Leggi tutto
Proprio non ci riesco ad apprezzare quei racconti dove chi scrive vuole essere divertente a ogni dannata riga. A parte la percentuale di battute riuscite (malinconicamente decrescente all’aumentare dei tentativi), quello che rende stucchevole l’insieme è l’impressione che senza quei reiterati botti Leggi tutto
Chi me lo ha fatto fare? In vacanza tra Francoforte e la Foresta Nera mi sembrava, all'apparenza, una lettura adattissima. E invece mi trovo in mano un diarietto anni 90 scritto per gli amici, per commemorare i bei tempi andati, perché noi sì, che sapevamo come divertirci alla Bookmesse. L'effetto p Leggi tutto
Vi è mai capitato di essere invitati a una festa, quella figa, quella per cui fate il conto alla rovescia, quella di cui parlano tutti e a cui tutti andranno- e quando finalmente arriva il giorno, ti ritrovi in un angolo, a fare tappezzeria? A guardare dal tuo separé gli altri che si divertono per q Leggi tutto
Due stelle e mezza. A essere generosi.
Vedo leggendo le altre recensioni che ad aver apprezzato questo libro sono in minoranza. Comprato in usato (ma praticamente nuovo thanks Libraccio) in piccola parte perchè lo avevo sentito nominare ma poi per titolo e copertina, l'ho trovata una lettura divertente e originale. Leggendo principalment Leggi tutto
L’ho finito con estrema fatica, ma forse è un mio limite: è un libro quasi interamente dedicato agli esperti del settore editoriale. Abbastanza caotico, nel complesso. Peccato!
Agli appassionati, o professionisti, dell'editoria strappa un sorriso. Una lettura leggera. La trama è decisamente inesistente. Il finale malinconico non era necessario. Un libro strano, divertente ma insipido.
Citazioni
Al momento non ci sono citazioni, inserisci tu la prima!