Come non scrivere. Consigli ed esempi da seguire, trappole e scemenze da evitare quando si scrive in italiano. Con ebook
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Sinossi
Al lavoro: schede, memorandum, presentazioni. A scuola: temi, tesine, relazioni. Nel privato: post su Facebook, email personali, chat sul cellulare. Sarà anche l'epoca degli audiovisivi e della comunicazione in tempo reale, ma non abbiamo mai scritto tanto. E più dobbiamo scrivere, meno sembriamo capaci di farlo. Ma, mette subito in chiaro Claudio Giunta all'inizio del libro, «non s'impara a scrivere leggendo un libro sulla scrittura, così come non s'impara a sciare leggendo un libro sullo sci. Bisogna esercitarsi: cioè leggere tanto (romanzi, saggi, giornali decenti), parlare con gente più colta e intelligente di noi e naturalmente scrivere, se è possibile facendosi correggere da chi sa già scrivere meglio di noi». E quindi? Non potendo insegnare come si scrive, Claudio Giunta prova a spiegarci come non si scrive, passando in rassegna gli errori, i tic, i vezzi, le trombonerie e le scemenze che si trovano nei testi che ogni giorno ci passano sotto gli occhi: dall'antilingua delle circolari ministeriali alle frasi fatte dei giornalisti, dal gergo esoterico degli accademici e dei politici al giovanilismo cretino della pubblicità... Ma in questo slalom tra sciatterie e castronerie Giunta trova per fortuna il modo di contraddire la sua dichiarazione iniziale, perché insegnare Come non scrivere significa anche dare delle utili indicazioni su come si scrive: per ogni cattivo esempio se ne può trovare uno buono da opporgli, per ogni vicolo cieco argomentativo c'è una via di fuga creativa, e spesso basta un punto e virgola per risolvere una frase ingarbugliata. In questo anti-manuale spregiudicato, arguto e divertente, nella tradizione di Come si fa una tesi di laurea di Umberto Eco ma aggiornato all'era di Google, scopriamo che per scrivere bene bisogna ripartire da un po' di affetto per la nostra bistrattata lingua italiana, ma soprattutto bisogna tenere a mente poche regole di buon senso: se scriviamo lo facciamo perché qualcuno ci legga, capisca quel che vogliamo dire e, se possibile, non si annoi a morte. Sembra facile, no? Con ebook scaricabile fino al 30/06/2018.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 328
- Data di uscita: 30-01-2018
Recensioni
Ai tempi delle elementari la maestra si lamentava che scrivevo troppo coinciso. E le cose non son certo cambiate alle medie e alle superiori. Oggi finalmente ho trovato chi sostiene che la brevità è un bene e il dilungarsi troppo, se non è il male assoluto, ci si avvicina. Claudio Giunta ci accompagn Leggi tutto
Giunta è sempre imbattibile. Chiaro, sintetico, ironico. Questo libro dovrebbe essere obbligatorio in prima liceo. Che gli spiega più cose delle ore di italiano medie. Lo regalerò a qualche ragazzo, diciamo che quello che c'è scritto dovrebbe essere scontato, per molti non lo è, quindi ottima lettura Leggi tutto
Concreto, ironico, interessante.
Claudio Giunta è bravo a raccontare le cose. In questo libro fa un "manuale alla rovescia", nel senso che spiega soprattutto cosa non fare per ottenere un testo che si faccia leggere, partendo dalle tre regole d'oro: la legge di Borg (impegnarsi sempre, per qualunque cosa); la legge di Silvio Dante Leggi tutto
Qualche mese fa ho comprato 5 libri sulla lingua italiana per migliorare la mia scrittura e questo libro è il migliore, quindi voglio scrivere una recensione più lunga di quanto non faccia normalmente. Chi è, come me, poco ferrato sulla grammatica italiana dovrebbe iniziare da questo libro. Claudio G Leggi tutto
“Ascoltare una cosa del genere, una verità del genere, non capita spesso, né nella scuola né nella stampa italiana, perché l’idea diffusa – un’idea retorica, che riflette un interesse puramente convenzionale, di facciata per la cultura: in fondo una forma di conformismo – è che tutta la cultura cano Leggi tutto
Un ottimo libro sull'italiano e le sue storture.
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