Sinossi
Una donna cerca risposta agli interrogativi che la morte della sorella ha lasciato insoluti: perché, senza un motivo apparente, aveva cominciato a detestarla? Perché, pur essendo in tutto più dotata, si sentiva inferiore a lei? Perché sembrava tenere la vita a distanza, "come se scansasse del cibo dall'odore nauseante"? E nel secondo pannello di questo dittico di racconti un'altra donna, per sfuggire a un'esistenza che la intossica, a poco a poco si trasforma in una pianta: la sua inquietudine si placa, il suo corpo sofferente fiorisce e dà frutti - prima di appassire, forse per sempre. Ci sembra di conoscerle, queste figure femminili che richiamano i motivi e l'aura della Vegetariana, ma non cessano di stupirci per la loro straniata singolarità. Creature dolenti, sedotte dal richiamo dell'autoannientamento come unica forma di difesa dalla violenza insita nel nutrirsi, nel sentire, nel vivere. "Presto, lo so, perderò anche la capacità di pensare, ma sto bene. È da tanto tempo ormai che sognavo questo, di poter vivere solo di vento, sole e acqua". Col suo tocco elusivo, la prosa scabra di Han Kang sfiora ancora una volta l'orrore senza spiegarlo e ci lascia, attoniti, a contemplare la disturbante malìa del rifiuto di sé.
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- Pagine: 86
- Data di uscita: 30-05-2019
Recensioni
che mood anch’io al prossimo uomo che mi delude prendo e mi trasformo in un ficus benjamin
Ferite Si tratta sostanzialmente di un dittico composto da due racconti lunghi accomunati dal tema della sofferenza fisica, specchio di un più profondo disagio psicologico ed esistenzale e di una tendenza all’isolamento e all’autolesionismo, un rifiuto dei rapporti umani corrotti dall’incomunicabilit Leggi tutto
Due ritratti femminili che raccontano l’alienazione, il dolore, quel dolore sordo e strisciante, testimone di una ribellione silenziosa, che fa male. Mentre nel primo racconto la sofferenza è la mancanza di empatia tra due sorelle, una che sopravvive all’altra consapevole che dietro al suo dolore fi Leggi tutto
Il primo racconto "Convalescenza", l'ho trovato carino e mi ha ricordato i temi presenti nel romanzo "La vegetariana", ma a colpirmi davvero è stato il secondo racconto "Il frutto della mia donna". In questo una donna, per sfuggire al dolore e alla monotonia della vita, si trasforma lentamente in un Leggi tutto
Una chicca da scoprire. I due racconti rimangono nella mente del lettore, disturbanti ma allo stesso tempo confortanti. La narrazione del primo è particolare poiché viene usata la seconda persona singolare, permettendo un'immersione continua. Il secondo racconto è particolare per la trama: il lettore Leggi tutto
Han Kang è bravissima e nel secondo racconto c’è tanto de La vegetaria!
From the deserving winner of the 2024 Nobel Prize in Literature for her intense poetic prose that confronts historical traumas and exposes the fragility of human life "You tried to freeze your heart to be as cold and hard as you could." "당신의 마음을최대한 차갑게, 더 단단하게 얼리기 위해 애썼다." "회복하는 인간" / "Convalescence" b Leggi tutto
Uno dei libri più potenti che abbia mai letto. Mi tolgo subito i dettagli importanti e noiosi su una scrittura sublime, evocativa, avvolgente e catartica. Due racconti, uno più bello e doloroso dell’altro. Nel primo la scrittrice ha il coltello dalla parte del manico e continua a infilare la lama den Leggi tutto
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