

Sinossi
I confini tra il pubblico e il privato sono sempre più indefiniti. Il ruolo dello Stato moderno, nato per separare pubblico e privato, è cambiato profondamente negli ultimi anni e ha subito radicali trasformazioni nel modo di governare e amministrare la cosa pubblica. Viviamo sempre di più nell'era dello Stato privatizzato, o, per meglio dire, in una privatocrazia , dove lo Stato dirige, ma è il privato che spesso gestisce. Se prima governare significava spendere e amministrare direttamente, ora non di rado equivale a coordinare e incentivare una serie di attori privati sfruttandone le capacità organizzative e l'autonomia decisionale. Una privatizzazione incalzante che è ormai un fenomeno di scala globale: per decenni i governi di tutto il mondo hanno promesso una maggiore efficienza rivolgendosi a società private per fornire beni pubblici, quali la sanità, l'istruzione e i trasporti. Tragicamente, la pandemia di Covid-19 ha mostrato la falsità di tale promessa, mettendo in luce l'inefficienza e l'ingiustizia di molti sistemi privatizzati. In Italia, ad esempio, sono emersi i limiti della privatizzazione della sanità; prima ancora, dell'istruzione. Ma la minaccia più profonda che la privatizzazione pone al nostro ordine democratico, mettendo in discussione la sua stessa legittimità, resta invisibile e assente dal dibattito pubblico. Affrontando il tema del rapporto tra pubblico e privato da un punto di vista politico, e non in termini di mera efficienza economica, Chiara Cordelli propone una riflessione sulla trasformazione dello Stato contemporaneo. Una diagnosi lucida, che dimostra come la tendenza a privatizzare metta a rischio la legittimità dello Stato democratico stesso, compromettendo la ragione fondamentale per la quale esso esiste. Un'analisi che permette di comprendere la natura del conflitto profondo tra privatizzazione e legittimità democratica e di immaginare un nuovo modo di concepire e gestire collettivamente la cosa pubblica.
- ISBN: 880475107X
- Casa Editrice: Mondadori
- Pagine: 144
- Data di uscita: 19-04-2022
Recensioni
Non metto cinque stelle, fermandomi a quattro, per due ragioni: 1. Sono così d'accordo con quanto affermato nel libro che ho paura di esprimere un giudizio polarizzato, per cui ho dato un peso maggiore a ciò che non mi è piaciuto al 100% e che vado a raccontare nel prossimo punto 2. Ha un taglio tropp Leggi tutto
E poi c'è la realtà. I dubbi espressi nella prima parte sono legittimi e interessati. Poi mi pare ci sia molta ingenua ideologia sinistroide. La proposta su come riformare il pubblico appare bella e totalmente inutile.
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