De vulgari eloquentia
Tutti i formati dell'opera
Acquistalo
Sinossi
A cura di Vittorio Coletti
Con testo latino a fronte
Il volgare italiano, di cui Dante tesse l’elogio nel Convivio, diventa oggetto di studio scientifico in questo trattato latino, progettato in quattro libri nel 1303-04, ma interrotto nel 1305 al quattordicesimo capitolo del secondo libro. Studio critico della storia letteraria del Duecento, l’opera è un contributo al dibattito che vedeva contrapposti il latino, lingua di cultura per eccellenza ma costruzione artificiale dei grammatici, e il volgare italiano, la lingua del «sì», lingua naturale e materna che il bambino apprende dalla propria nutrice. Dopo aver affrontato temi quali l’origine del linguaggio, il formarsi delle lingue, il loro suddividersi in idiomi e dialetti, Dante spiega le ragioni della sua avversione alle parlate regionali e propone che, in mancanza di un idioma unitario, sia affidato agli scrittori un raffinamento della lingua viva, che attinga alle più alte espressioni della lirica italiana. Pur nella sua incompiutezza, il De vulgari eloquentia è il primo tentativo di dare dignità e struttura formale all’italiano nel suo farsi lingua ma anche strumento di unità politica e culturale della penisola.
- ISBN: 8811364426
- Casa Editrice: Garzanti
- Pagine: 176
- Data di uscita: 21-04-2005
Recensioni
Se il latino è Grammatica e il volgare è lingua naturale, il De vulgari eloquentia è una Bibbia ancora illibata, immune ai germi del protestantesimo; scritta in latino per i cattedratici comuni mortali, esalta il volgare come lingua del corpo e dello spirito, eleggendola a idioma dominante delle ita Leggi tutto
I read this to find out Dante's thoughts about vernacular language and how evolved into that what it is today. This work, finished, could've been great work of Italian gramma but, as mentioned in introduction: "This is yet one more reason to regret that the work we have peters out in II. xiv, not onl Leggi tutto
Alle superiori, in Italia, a tutti tocca affrontare Dante, e in genere oltre alla sua Commedia ci parlano del De Vulgari Eloquentiae e del Convivio. Ma mai che li si legga, e probabilmente è un bene, perché a quell'età oltre a risultare noiose, queste letture, possono anche essere poco comprensibili Leggi tutto
"First of all, then, I must draw a distinction among the subjects that 2 lend themselves to poetry, for some of them seem to require a stanza of a certain length, while others do not. For since everything we touch upon in poetry can be treated either positively or negatively168 - so that sometimes we s Leggi tutto
No tengo argumentos para decir por qué me gustó. Digo, es un tratado sobre poesía escrito en un latín muy escolástico y basado en principios que ya no compartimos. Sin embargo, es interesante el planteamiento subjetivo respecto a la lengua que se plantea y la revolución intelectual que eso implica p Leggi tutto
As one with little love for the provincial dialect of the American Midwest—and this bears explanation, so picture a people who pronounce coupon “Q”-pon (like cu te) instead of KOO-pon as it’s supposed to be, while saying not “Q”-gur but the right KOO-gur for cougar (such inconsistency), and try not t Leggi tutto
This is a fascinating, puzzling, oft-contradictory, and brilliant text in which Dante attempts to raise the vernacular language (particularly Tuscan) up to a position of "eloquence" by means of elaborate and complex Latin (viz., grammatical language, rather than vernacular language) argument. In con Leggi tutto
For we hold that it is more truly human for a human being to be perceived that to perceive, as long as he or she is perceived and perceives as a human being. Admittedly, I quote this statement out of the general context of Dante's point. Yet I find that it illustrates my discord with de Vulgari Elogq Leggi tutto
Dante continues where he left off in Vita Nuova with a work of medieval literary criticism, defining a search for what he terms the “illustrious vernacular.” This is more than just the vernacular language of the masses, or even a type of national language (although Italian is the vernacular in q Leggi tutto
La lettura del De Vulgari Eloquentia è un viaggio nella mentalità medievale. Tutto, dalla logica aristotelica nelle argomentazioni alle teorie linguistiche ricavate dalla lettura della Bibbia, fino all'inconsueto latino utilizzato, sa di 1300. Credo di avere apprezzato il libro proprio per questo su Leggi tutto
Citazioni
Al momento non ci sono citazioni, inserisci tu la prima!