

Sinossi
Melina, che detesta essere chiamata Carmela, cresce i suoi tre figli con una dedizione assoluta, a tratti ingombrante. Conosce il sacrificio e la fatica ma reagisce sprizzando vitalità e schiettezza. È una tifosa fanatica di calcio, sa citare a memoria scene e interpreti di innumerevoli film, inventa indimenticabili scherzi telefonici. Finché la sua salute non viene compromessa da un tumore al seno, tabù impronunciabile che nelle parole del figlio maggiore diventa tuamore, trasformando un presagio di sventura in una speranza possibile. I frammenti di una vita trascorsa insieme si mescolano ai dettagli più impietosi della malattia. Emerge la figura di una donna capace di affrontare i suoi giorni a colpi di commedia. Così, sopravvivere all'assenza significa ripercorrere soprattutto le piccole felicità condivise. Per quel figlio adorato il dialogo postumo con la madre è il tentativo di indovinare la forma più adatta per esprimere tutta la sua affettuosa gratitudine e sublimare il lutto in un amore che continua.
- ISBN: 8834607090
- Casa Editrice: La nave di Teseo
- Pagine: 128
- Data di uscita: 24-03-2022
Recensioni
Indicazioni editoriali Melina, che detesta essere chiamata Carmela, cresce i suoi tre figli con una dedizione assoluta, a tratti ingombrante. Conosce il sacrificio e la fatica ma reagisce sprizzando vitalità e schiettezza. È una tifosa fanatica di calcio, sa citare a memoria scene e interpreti di inn Leggi tutto
“Porto a spasso il dolore come un cane al guinzaglio, lo accarezzo di tanto in tanto con il languore di chi è uscito sconfitto.” Sopravvivere all’assenza per ringraziare chi c’è stato, dando forma al dolore, cercando una tregua, per non restarne soffocati. È attraverso poche pagine cariche di immenso Leggi tutto
Tuamore, sì. Perché tu li devi pur far i conti con il dolore, quando ti arriva in modo improvviso. E non importa se è il frutto di una malattia da cui non si torna indietro, comunque tu li devi fare questi benedetti conti, che non tornano, non tornano mai. Perché te lo ha insegnato lei che basta un im Leggi tutto
È stupendo, ma è un libro che fa troppo male. Fa male perché è un flusso emotivo dalla culla alla tomba, fa male perché ci ricorda che non siamo eterni, nè lo sono i nostri affetti. Fa ridere e fa piangere con la stessa intensità, è intriso di cultura, ma scivola nel dialetto per dipingere la narrazio Leggi tutto
Un figlio innamorato perso della propria madre. Troppo innaturale, troppo intimo, troppo stucchevole, troppo morboso.
Ricordi anche divertenti di vita quotidiana si mescolano col racconto doloroso della morte di Melina, madre dello scrittore. A malincuore do una valutazione così bassa. È un libro molto intimo, forse troppo intimo e personale perché potessi apprezzarlo.
"Finisce sempre così, con la morte. Prima però c'è stata la vita..." La Grande Bellezza si conclude così, e queste frasi mi risuonano dentro da quando ho finito di leggere Tuamore di Dentello. Un libro che ha accarezzato la mia sensibilità, facendo emergere nuovi brividi a ogni pagina e lasciandomi in Leggi tutto
Incipit Arrivederci, signora Carmela, ti saluta cerimonioso Pietro, un mio compagno di seconda elementare che ha passato il pomeriggio nella mia cameretta a fare i compiti. Tuamore Incipitmania
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