

Sinossi
"Ne 'La penultima verità' c'è una forte componente letteraria: il mondo sotterraneo, fatto di formicai umani, dove è rinchiuso il proletariato americano (ma anche quello dei Paesi comunisti avversari), in balìa dei pochi signori, veri e propri feudatari, che perpetuano la menzogna di una guerra atomica in corso, capace di rendere invivibile la superficie della Terra, evoca tutta una serie di reminiscenze, che vanno dall'Inferno dantesco - un'eco ricorrente nella produzione dickiana - al racconto distopico dell'inizio del Novecento 'La macchina si ferma' dello scrittore inglese E.M. Forster, senza dimenticare le immagini visive di 'Metropolis' di Fritz Lang e certi scenari post nucleari della fantascienza della Guerra Fredda. Il richiamo a '1984' di George Orwell e al fantoccio televisivo del Grande Fratello è perfino ovvio, anche se va ribadito che Talbot Yancy è un simulacro sostanzialmente benevolo; non uno scatenatore di odio e di violenza, ma un leader rassicurante, quasi cristianamente impegnato a esaltare i valori della perseveranza e del sacrificio, in nome di un futuro messianico."
- ISBN: 8834738985
- Casa Editrice: Fanucci
- Pagine: 223
Recensioni
Forse non uno dei romanzi di Dick più visionari, ma resta una lettura piacevole e interessante, immergendosi in un mondo distopico credibile e inquietante, figlio della guerra fredda. Recensione completa su https://www.aforismidiunpazzo.org/rad... .
LA GRANDE FARSA Quando mi soffermo a leggere le trame dei libri di Philip K. Dick, non posso fare a meno di pensare alla sua testa come a un’immensa fucina di idee originali. Certo, alcuni temi, ambientazioni e contesti si somigliano tra loro, ma in ognuno dei suoi scritti ci sono idee uniche che nes Leggi tutto
Citazioni
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