

Sinossi
In un mondo ancora diviso tra due superpotenze, Pop-Ori e Bloc-Occ, i sognatori d'armi vengono impiegati da entrambe le parti per progettare ordigni mortali. Ma le armi terrificanti che i due blocchi sfornano regolarmente sono in realtà cianfrusaglie senza alcun potenziale bellico, frutto delle intuizioni paranormali dei "sognatori" e dal valore puramente estetico. Tra visioni lisergiche di motori a vapore, autori di fumetti che diventano inconsapevoli padroni del mondo e minacciosi satelliti alieni che incombono sulla Terra, l'anno 2004 immaginato da Philip K. Dick è un mondo allucinato che riflette una delle più crudeli e pessimistiche visioni del futuro dell'uomo. Tutti vengono manipolati, e spesso non si riesce a capire in quale livello di realtà ci si trovi, fisica o virtuale. Le macchine, gli androidi e i dispositivi elettronici condizionano le azioni degli individui, e gli uomini sono interessati solamente al controllo economico e politico del pianeta. "Mr Lars sognatore d'armi" racconta un'America immersa nel clima paranoico della Guerra Fredda, tra situazioni grottesche e visioni distorte della realtà. Introduzione di Carlo Pagetti.
- ISBN: 8834732057
- Casa Editrice: Fanucci
- Pagine: 245
- Data di uscita: 25-07-2016
Recensioni
Oldschool Dick but still a few years after The Man in the High Castle, this particular little novel is the most comic-book zany of all of his works. Pulp to the max. I mean, that shouldn't be too surprising in the middle of the sixties when his output was insanely high, when he was dragging out a nov Leggi tutto
Ho letto quasi tutto di PKD e ho apprezzato parecchi suoi lavori. Ho imparato pero' ad aspettarmi di tutto cominciando a leggere un libro del nostro PKD. Ogni sua fatica nasconde un'insidia di fondo: trovarsi di fronte ad una cacchiata, magari di classe, ma pur sempre cacchiata. Temo di dover regist Leggi tutto
3.5 overall. My 16th PKD novel. Going into this project, I sort of figured that the focus might have its ups-and-downs. This one isn't exactly a 'down' - cause I admire its ambition. But, because of the way it's written, I didn't particularly love it. I struggled more than I ever like doing with a D Leggi tutto
I was about fifty pages into The Zap Gun when it hit me. This PKD novel is a sustained satire on a focused topic. Each chapter did not introduce new characters with no discernible link to those I had already met. The plot had not yet splintered into blind alleys and drug-induced hallucinations. And
This was like a lot of PKD books - many names; many characters, almost all with Dick's education and interests; some bad writing; some good writing; a demented, convoluted plot. This book was even more convoluted than most: (a) there are weapons designers for East and West, who get weapons from tran Leggi tutto
Citazioni
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