

Sinossi
È l'alba del Novecento, a Ibla, lì dove la vita scorre fiacca sulla campagna stanca; lì dove si accalcano notabili tronfi, mogli tradite e poveri diavoli; lì dove la farmacia Albanese, per tutti «molto più di una chiesa», di colpo rimane orfana di colui che da tanti anni la amministra con riserbo monastico. Quando a succedergli accorre da Napoli un giovane senza passato, accolto da ostilità e diffidenza che piano piano si sciolgono in un cauto abbraccio, il paese prende a pulsare e la farmacia a rivivere. Ad Antonio Fusco, questo il suo nome, toccherà navigare tra rimorsi polverosi e sciatiche ostinatissime, menzogne sottopelle e vizi feroci, amicizie insperate e cicalecci di popolo; e mentre scongiura il passato e insieme ne resta imbrigliato, mentre si gioca tutto con una mano di carte o una mossa di scacchi, lui riscoprirà e farà riscoprire la vita a chi pure «si sente morire da un pezzo». Dopo "Donnafugata" e "Giuditta e il monsù", Costanza DiQuattro firma un nuovo quadro a tinte calde e d'antan, in cui la storia di un uomo accarezza quella di tutti in un incontro agrodolce tra redenzione e vendetta.
- ISBN: 1254940138
- Casa Editrice: Baldini + Castoldi
- Pagine: 304
- Data di uscita: 13-09-2022
Recensioni
Una storia che pare un quadro: pennellate di colore alternate a chiaroscuri che donano luce e cupezza. L'insieme risulta un capolavoro di rara bellezza. La scrittura di Costanza DiQuattro è elegante e di classe: personaggi, luoghi e avvenimenti rispecchiano perfettamente l'autrice. Mai una parola di Leggi tutto
Stupendo. Era da tantissimo che non mi capitava un libro tanto ben scritto e che mi regalasse tanta bellezza e tanta emozione. A partire dal contesto di ambientazione: Ibla e Napoli la luce delle strade, i vicoli, il senso di infinito regalato dal mare sono pennellate precise e luminose in cui si apre Leggi tutto
La storia di Antonio e Federico credo sia la punta di diamante di questo libro: la tenerezza, lo sconfinare le barriere dell'età in nome dell'amicizia, oltrepassare il confine della fisicità altrui per essere visti in quanto esseri umani. Questi, in poche parole, sono stati i colori del loro legame. Leggi tutto
Pensavo che questa lettura rientrasse nella mia comfort zone invece si è dimostrata tutt’altra cosa anche se, dopo averla conclusa, non riesco ancora a catalogarla. Da una parte ho apprezzato la scrittura di Costanza DiQuattro e le atmosfere create dalla sua penna. Mi sono immedesimata in quel farmac Leggi tutto
La grande capacità di Costanza Di Quattro è quella di dipingere degli affreschi su carta, le sue ricostruzioni storiche degli ambienti, dei luoghi e del linguaggio d’epoca sono fedeli ma sempre raffinate, comprensibili anche per il pubblico oltre lo stretto e le trame ricamate come pizzo di centrini Leggi tutto
Come già in "Giuditta e il Monsù", la scrittura della DiQuattro dispiega la sua grande forza evocativa. Forse questo romanzo è un po’ meno convincente, meno credibile, sia nei personaggi e nei rapporti che nella vicenda. In ogni caso ribadisco che, insieme a Viola Ardone, la DiQuattro e tra le mie scr Leggi tutto
Une jolie histoire, « feel good story », qu’on aurait aimé voir plus approfondie. Tous les ingrédients d’un grand roman sont présents et auraient mérité d’être développés. Qui qu’il en soit ce livre constitue un très bon moment de lecture
Ho avuto il piacere di recensirlo in anteprima e, nel mio blog, vi spiego perché dovete assolutamente leggerlo. Www.unavitadasfogliare.com #arroccosiciliano #costanzadiquattro #baldinicastoldi #unavitadasfogliare #bookblogger #cosafainellavitaleggo #gifted
Molto bella l'ambientazione e vivacemente descritti i personaggi. Il protagonista mi è piaciuto poco, tanto disponibile , capace e cortese quanto poco saggio.
Citazioni
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