

Dal diario di una signora di New York
Tutti i formati dell'opera
Acquistalo
Sinossi
“Nei suoi racconti, Dorothy Parker rivela un senso della forma che oggigiorno è davvero raro. Sa sempre come cominciare e come concludere: alla fine, non rimane mai nulla in sospeso, perché ha detto tutto quello che il lettore deve sapere. E ha un orecchio finissimo per la lingua: le bastano poche battute di dialogo per tratteggiare un personaggio in tutta la sua plausibile implausibilità. Il suo stile è semplice e diretto, senza affettazione, uno strumento perfetto per far emergere tutte le sfumature della sua ironia, del suo sarcasmo, della sua tenerezza, del suo pathos.” Così W. Somerset Maugham descrive Dorothy Parker, sintetizzandone l’estrema efficacia e la straordinaria attualità. E, a rendere ancora più incisivi gli undici racconti qui presentati, c’è il palcoscenico su cui si svolgono, cioè quello della borghesia americana, oggi come allora segnata da vanità e snobismi, da ipocrisie grandi e piccole, da velleità e illusioni. Poi ci sono le donne, tutte indimenticabili: dalla silenziosa, sofferente Mona della Signora della lampada, uno dei più delicati e insieme crudeli racconti sull’aborto mai scritti, all’ansiosa Jean di Da New York a Detroit, il cui slancio amoroso si sgretola nel corso di una telefonata; dalla “piccola Mrs Murdock” di Alla luce del giorno, il cui ingenuo, vitale entusiasmo per l’incontro con una famosa attrice si spegne nella disillusione, a Big Lannie di Vestire gli ignudi, che, nonostante anni di lavoro indefesso, non riesce a suscitare neppure un moto di pietà nelle “signore” quando scopre che suo nipote è nato cieco. Il quadro che si disegna attraverso queste brevi storie ha quindi, come ha scritto Fernanda Pivano, “un tono agrodolce basato sulla stessa disperazione e amarezza, sfiducia e delusione che avevano ispirato lo scontento e la protesta della cosiddetta
Generazione Perduta, ma reso spumeggiante da un’eleganza apparentemente superficiale […] e reso drammatico dalla partecipazione alle ingiustizie sociali che ispirarono invece la generazione degli anni Trenta”.
- ISBN: 889871310X
- Casa Editrice: astoria
- Pagine: 200
- Data di uscita: 13-04-2016
Recensioni
Non avendo mai letto la Parker mi aspettavo soda caustica, invece sono stata sorpresa da un libro di storie al femminile, scritte da una donna per le donne. Lievi, teatrali, ironici, a tratti amari ritratti di donne a cui è stato insegnato ad aver paura della tenerezza.
Monocorde Un'esigua raccolta di racconti, ritratti di donne e uomini (ma le voci parlanti sono femminili), della New York prima metà del Novecento. Avevo letto della graffiante ironia con cui la scrittrice ritraeva la società del tempo e mi ero quindi accostata alla lettura con un certo entusiasmo, ri Leggi tutto
Breve raccolta di racconti divertenti, ironici e arguti; non però all'altezza di quelli che ho letto nella raccolta "Eccoci qui" dello stesso editore, che conteneva anche racconti drammatici, di ben altro spessore. Comunque, è sempre un piacere.
Dorothy Parker con il cinismo, l’arguzia, l’ironia crudele e spietata che contraddistingue la sua scrittura, ritrae nei racconti contenuti in "Dal diario di una signora di New York", donne appartenenti all’alta società, sempre eleganti, impeccabili, educate e ornate di tutto punto ma che per colpa d Leggi tutto
Non avevo letto mai niente di Dorothy Parker, pur avendo ovviamente molto sentito parlare di lei (e avendone letto anche nel libro dedicato alla storia del Barbizon Hotel che tanto mi aveva appassionato qualche mese fa). Non sono rimasta delusa e non faccio fatica a credere che queste storie abbiano Leggi tutto
Dorothy Parker ha una scrittura elegante, sarcastica e scorrevole che regge alla prova del tempo. Con Dorothy si ride ma di un riso amarognolo, ritrovando negli stereotipi di una società patinata e ormai lontana, alcuni vizietti purtroppo ancora presenti nel mondo di oggi. Recensione completa su Pat Leggi tutto
Non quello che mi aspettavo. Anzi. Diversi ritratti di donne (la donna borghese, la donna che lavora per mantenere la famiglia..). Forse alcuni li ho trovati un po soporiferi (valzer e la signora della lampada). I belli a mio modesto parere sono: sentimento, da new York a Detroit e alla luce del gio Leggi tutto
Mi tío me dejó con toda su ilusión este libro en el que están “Una dama neoyorquina” y “La soledad de las parejas”. El pobre me había dicho que se trataba de cuentos y yo creí que cada uno de los libros era un pequeño cuento. Pues no, resulta que todo el rato te va contando breves historias que no t Leggi tutto
La edición que me he leído es de Versal y me pareció preciosa, comprada en La Cuesta de Moyano. La traducción es muy buena, conserva el tono de Parker en inglés. Me encanta cómo Parker es capaz de meternos en la mente de sus protagonistas femeninas, dejando en evidencia la diferencia entre lo que se Leggi tutto
Los cuentos cortos de Dorothy Parker me sorprenden por su mordacidad (reparte caña a todos, desde las clases de la alta sociedad de NY hasta las más humildes) y la sensación de ir adelantada a su tiempo en una época en la que la mujer seguía teniendo un papel muy sumiso. Recomendables