Guida agli animali fantastici
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Sinossi
In questa Guida agli animali fantastici ci sono i prodigiosi esseri che circolavano liberamente nel mondo antico, ippocentauri, manticore, remore, sirene, ircocervi, e che oggi non circolano più, né lo potrebbero, con tutte le regole autostradali, la coltivazione industriale delle campagne, la deforestazione, gli antiparassitari, il traffico marittimo e altro ancora. Ma in mezzo a loro, altrettanto fantastici, ci sono gli animali che sono rimasti e si incontrano comunemente, il pollo, ad esempio, con il suo sguardo sospettoso e un po’ sprezzante, o le formiche, sempre di corsa e preoccupate per la crisi economica, o le api, socialiste imperterrite fin dalla nascita, o la mucca che rumina e riflette. Che idee avranno su di noi? Sulla vita e sulla morte? Ne sapranno qualcosa o faranno finta di niente? Questi esseri molto prossimi, nostri parenti stretti, però anche distanti come gli extraterrestri, li si può stare a guardare per ore in un prato, o veder traversare come apparizioni una strada, o passare in cielo mentre migrano in Africa: esseri meravigliosi e misteriosi quanto le specie fantastiche e inesistenti. E da ultimo c’è l’animale forse più fantastico di tutti, senza piume, a due gambe, spettatore del grande spettacolo dell’universo. «Quell’animale che guarda in cielo e dice: cosa sono quei lumini sospesi? E risponde: le stelle. Perché nessun altro animale le ha mai notate, nel corso di tanti milioni di anni e di tante notti stellate che sono passate su questo pianeta.» L’animale chiamato uomo.
- ISBN: 8860886015
- Casa Editrice: Guanda
- Pagine: 168
Recensioni
Bestiario contemporaneo agrodolce e lieve di animali fantastici, di mutanti e di esistenti. Il sacrificio dei pesci, la mucca fantasma, i lupi a termine fanno sorridere, mentre un sottile scoramento invade l'anima. L'asino di Buridano, invece, dimostra assiomaticamente la stoltezza della filosofia,
Purtroppo non capisco che criteri abbia usato l'autore per scegliere chi inserire e chi tagliar fuori. Spesso cita autori greci e latini, quindi sospetto si sia soffermato più sulla mitologia antica. Il problema è proprio il tono del libro: semplicistico in molti passaggi, come se fosse una favola b Leggi tutto
Divertente. Nel senso che è proprio buffo, fa ridere, con quella strana sensazione che ti fa ridere mentre leggi, da solo. Intelligente, come è intelligente l’ironia sottile, la narrazione minuta, l’osservazione dei piccoli vizi e delle piccole virtù degli umani che attribuiamo agli animali fantasti Leggi tutto
E io che mi aspettavo una guida sugli animali mitologici seria. Forse non conosco bene Cavazzoni, forse questo è il suo genere, ma sinceramente l'unione del classico col moderno, e direi frivolo, non mi ha convinta molto, anche perchè alcuni non sono proprio animali fantastici.
Divertente e leggero, per eruditi in vena di cazzeggio. Purtroppo a tratti manca di originalità e scivola nel banale.
Se vi aspettate una guida "seria" sulle creature mitologiche dei classici greci e latini... non è questo il caso! In questo divertente libro vengono descritti in modo molto simpatico e attuale animali fantastici ma anche animali realmente esistenti descritti in modo totalmente assurdo, ma così assurd Leggi tutto
Popsugar Reading Challenge 2019 - 12 Un libro ispirato alla mitologia, leggende o folklore
Per Cavazzoni "fantastico" acquisisce una pluralità di significati piuttosto sorprendente per un libro senza particolari pretese letterarie come "Guida agli animali fantastici". Le aspettative iniziali, che portano a ricercare nel testo una leggerezza estiva e della frizzante ironia non vengono delu Leggi tutto
Sorprendente catalogo di creature fantastiche e reali: riferimenti alle mitologie del passato e del presente, condite da una generosa dose di umorismo e di citazioni ad autorità letterarie precedenti (che onestamente non saprei se considerare reali in ogni caso, o solo in qualcuno). Senza dubbio per Leggi tutto
Un falso erudito di gran classe. Peccato solo che a tratti - solo a tratti, però - il luogo fantastico tenda a virare verso il luogo comune. Ciò detto, 'triste come il catoblepa' è locuzione entrata a far parte del mio esiguo dizionario filosofico.
Citazioni
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