Sinossi
Quando scendono dal treno nella stazione di una cittadina di provincia, si conoscono da un paio di mesi appena. Quel quarantenne un po' sciupato ma ancora di bell'aspetto, e con qualche pretesa di eleganza - un cappello a larghe tese, un bastone da passeggio con l'impugnatura d'oro -, che si fa chiamare De Ritter, Léa lo ha incontrato nella casa chiusa di Clermont-Ferrand dove lavorava; se lo ha seguito è solo perché lui le ha fatto baluginare la possibilità di una combine che frutterà loro parecchio denaro. Da subito, però, Léa sente che c'è qualcosa di poco chiaro, di inquietante perfino, nella scelta del luogo: perché mai De Ritter ha deciso di tornare proprio lì, in quel buco dov'è nato e che ha lasciato a diciott'anni, nella convinzione che avrebbe fatto grandi cose? Per di più, adesso che ci sono, di denaro non se ne vede, e lei riprende a rimorchiare gli uomini nei caffè - gli stessi caffè dove lui tiene banco con il racconto delle sue mirabolanti avventure in giro per il mondo. Quello che non dice è che in quei luoghi esotici, Tahiti, Giava, Rio de Janeiro, Bombay, ha vissuto di lavoretti umilianti, di piccole truffe; e che da Panama è stato perfino costretto a fuggire per evitare di farsi un paio d'anni di galera... In questo romanzo attraversato da oscure tensioni Simenon delinea magistralmente una febbrile ricerca del tempo perduto che non può sfociare in altro che nel disgusto di sé e nel delitto.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 136
- Data di uscita: 19-06-2013
Recensioni
Un bizzarro personaggio arriva in una città di provincia destando la curiosità di chi lo vede farsi consegnare in albergo un baule altezza uomo. Si fa chiamare De Ritter, sfoggia pietre preziose e modi accattivanti.. Il consueto Simenon grande artista nel dipingere le scene e dare rilievo alle atmosfe Leggi tutto
Un cacciaballe, un truffatore di mezza tacca che non ha mai fatto il salto di qualita' o peggio, un dilettante, come si dice nel giro. Questi torna al paese natale con l'indefinita voglia di combinare qualcosa, di rivalersi su quel mondo apparentemente immutabile ma al tempo stesso di riconciliarsi
Amara e vana ricerca del tempo perduto, un sapore di tragedia che si avverte fin dalle prime pagine.
Forse non è il romanzo più geniale di Simenon ma la sua capacità di scavo psicologico offre comunque degli schizzi degni di nota: il rapporto tra la signora Chevalier e la sua inquilina; il rapporto tra zia Mathilde e il protagonista; la gelosia quieta e ansiosa della moglie di Albert; la strana int Leggi tutto
— il sole si stava facendo caldo. In un primo tempo pensò di comprare dei guanti bianchi, come da tradizione, poi si limitò a un enorme mazzo di rose bianche.
Olvidemos por un momento al Simenon del inspector Maigret, al genio de la novela negra. Aquí encontramos la historia de un hombre egocéntrico, vividor y miserable. No creo volver a leerla, pero valió la pena (novela corta).
Storia breve ma intensa. Un protagonista squallido descritto, come sempre, a meraviglia; un buon numero di comprimari tutti ben descritti, anche solo con qualche accenno, e nessuno unidimensionale. Finale splendido.
Faubourg (1937) Non conoscevo il Simenon extra Maigret e mi è molto piaciuto per caratteri e atmosfera.
Citazioni
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