

Sinossi
Introduzione di Mario Lavagetto
Avari, fatui, vili, prepotenti: gli Uzeda, la nobile famiglia catanese protagonista del capolavoro di De Roberto, sono dilaniati da accaniti contrasti d’interesse che oppongono il principe Giacomo, duro e avido, al dissoluto conte Raimondo, il cinico e corrotto don Blasco al nipote Ludovico, monaco senza vocazione, e alla sorella, donna Ferdinanda. Alle beghe di fratelli e parenti si aggiunge la lotta che tutti insieme conducono per conservare il potere e gli antichi privilegi. Attraverso le vicende di tre generazioni, I Viceré (1894) compongono un vasto affresco dell’aristocrazia siciliana nel momento del passaggio dal regime borbonico alla realtà sociale dell’Italia unita mettendo a nudo le lacerazioni e lo spregiudicato trasformismo di una classe ormai al tramonto e, per converso, il naufragio degli ideali della nascente borghesia liberale. La tecnica verista si arricchisce di una nuova capacità d’indagine psicologica e di penetrazione nel tessuto vivo della storia e della lotta politica nazionale, che contribuisce a esaltare le doti di De Roberto come osservatore di spietata aridità, pittore di scene fastose, creatore di personaggi stravaganti e sgradevoli
- ISBN: 8811361443
- Casa Editrice: Garzanti
- Pagine: 688
- Data di uscita: 14-10-2004
Recensioni
- La famiglia Uzeda - Romanzo storico veramente notevole, molto bello e assai interessante, ben al di sopra delle aspettative. Un capolavoro della letteratura italiana; una lettura parecchio avvincente. Benché inizialmente lo stile possa apparire un po' datato, già dopo le prime pagine mi è sembrato Leggi tutto
"La storia è una monotona ripetizione" Dalla Sicilia feudale a quella parlamentare il cambiamento è solo nella forma. La storia dell'estesa famiglia Uzeda-nobile casata che discende dai Vicerè spagnoli- si dipana in tre generazioni. Una splendida lettura dove tanti personaggi e caratteri fanno proceder Leggi tutto
Sessant'anni prima de Il Gattopardo , un altro romanzo siciliano ha avuto la capacità di analizzare l'Italia nascente con lucidità e precisione: secondo di una trilogia, I Viceré utilizza la decadenza di una stravagante famiglia nobiliare per descrivere un'Italia che cambia nella forma ma non nella s Leggi tutto
"Noi siamo troppo volubili e troppo cocciuti ad un tempo. Guardiamo la zia Chiara, prima capace di morire piuttosto che di sposare il marchese, poi un'anima in due corpi con lui, poi in guerra ad oltranza. Guardiamo la zia Lucrezia che, viceversa, fece pazzi eper sposare Giulente, poi lo disprezzò c Leggi tutto
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