

Sinossi
Da almeno due secoli, nella società industrializzata, il graphic design contribuisce a dare forma agli oggetti e ai discorsi che ci circondano in ogni ambito della produzione e della conoscenza: dal packaging delle merci ai sistemi di segnaletica, dall'editoria alle interfacce digitali. Un potere non soltanto estetico, ma retorico e politico, su cui vale la pena meditare. "Filosofia del graphic design" è la prima antologia in lingua italiana che raccoglie le idee, le visioni, i manifesti di alcuni dei maggiori protagonisti della grafica del Novecento: artisti, designer e tipografi che si sono dedicati alla riflessione critica dall'interno del proprio mestiere, arrivando ad anticipare molti degli aspetti del mondo attuale. Lissitzky che, un secolo fa, già prefigura un'elettrobiblioteca; Moholy-Nagy che profetizza un libro di scuola simile a un magazine illustrato; Otto Neurath che pone le basi per l'infografica con cui ci orientiamo ovunque; Muriel Cooper che negli anni Ottanta intravede nel computer virtú e pericoli del telelavoro. Quaranta testi - la maggior parte mai tradotti prima - che tracciano i contorni di una disciplina proteiforme e definiscono gli snodi di un dibattito articolato: qual è il potere del graphic design nella società di massa? Si tratta di un servizio o di un'opera di ingegno? E chi guarda la grafica è un utente consapevole o un mero consumatore? Quaranta riflessioni fondamentali per il design, che si rivelano indispensabili anche per chiunque, oggi, si interessi alle immagini e alla loro storia, al sistema dei media e alla cultura visuale in senso lato. Con scritti di: William Morris; Filippo Tommaso Marinetti; W. A. Dwiggins; László Moholy-Nagy; Vasilij Kandinskij; El Lissitzky; Fortunato Depero; Jan Tschichold; Alexey Brodovitch; Mehemed Fehmy Agha; Beatrice Warde; Herbert Bayer; Earnest Elmo Calkins; Otto Neurath; Paul Rand; Ladislav Sutnar; Ken Garland; Germano Facetti; Albe Steiner; Wim Crouwel e Jan van Toorn; Josef Müller-Brockmann; Bruno Munari; Jorge Frascara; Muriel Cooper; Massin; Giovanni Anceschi, Giovanni Baule e Gianfranco Torri; Zuzana Licko e Rudy VanderLans; Katherine McCoy; April Greiman; Tibor Kalman e Karrie Jacobs; Giovanni Lussu; Steven Heller; Richard Hollis e Robin Kinross; Michael Rock; Ellen Lupton.
- ISBN: 8806252283
- Casa Editrice: Einaudi
- Pagine: 480
- Data di uscita: 29-03-2022
Recensioni
È un libro bellissimo. Il testo ha inizio con un saggio di Falcinelli che traccia la rotta per l’intera scoperta del libro. Falcinelli parte da una genesi storica del graphic design e finisce provocatoriamente per sancire la morte del graphic design stesso. Il graphic design è veramento morto? Cosa è Leggi tutto
un mattone ma curato bene
Dopo Figure e Cromorama questo è il terzo saggio di Falcinelli che leggo, ed è quello dove c'è meno Falcinelli, infatti è una raccolta di articoli di artisti e designer che hanno lavorato sulla grafica tout court o che hanno usato la grafica nelle loro opere come László Moholy-Nagy, più volte citato Leggi tutto
È straordinario come un libro possa trasportare il lettore tra le pieghe della storia. • Un anno fa, con una mia amica, sono stata al MAXXI per assistere alla presentazione di questa antologia. Autografo di rito e poi … non era il suo momento. Non c’è niente da fare, per me i libri vanno letti quando h Leggi tutto
Amo alla follia Falcinelli e ho adorato i suoi precedenti lavori. Ma questo mi è sembrato un’accozzaglia di testi a caso. Inoltre ho trovato molto scomoda la collocazione delle immagini, che invece in Figure e Cromorama era stata fatta benissimo. Mi dispiace tanto dover dare una recensione così, for Leggi tutto
Se siete alla ricerca concettuale di un vostro stile questo libro lo trovo indispensabile. Vi darà molti spunti di riflessione e tanti autori da leggere.
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