

Sinossi
«Per andare a scovare l’origine di questa che tra tutte le feste è la più strana, dobbiamo lasciarci guidare dagli orientalisti verso la Caldea, nella terra madre della nostra religione». In un’antica epigrafe babilonese, scritta verso il 3000 a.C. dal principe Gudea di Lagash, si parla infatti di una festa in cui l’ancella prendeva il posto della signora, lo schiavo incedeva con il rango del signore e «il potente stava in basso come l’uomo comune». Il carnevale è stato per secoli il momento sublime dell’inversione dei ruoli, del trapasso delle fasi lunari, dell’ebbrezza sfrenata e della follia, della blasfemia e dello scherno di Dio.
In questo breve e densissimo testo, nato da una conferenza tenuta a Vienna nel 1909 e pubblicato postumo nel 1928, Rang ricostruisce la genealogia della festa carnevalesca e risale alle radici della sua crisi, che è anche la crisi dell’uomo moderno: questi «non tira dei colpi né contro Dio, né contro il Diavolo. Si è già inventato una nuova ascesi che ancora deve togliersi di dosso: il dovere del lavoro».
- ISBN: 8833918335
- Casa Editrice: Bollati Boringhieri
- Pagine: 123
- Data di uscita: 17-01-2008
Recensioni
Walter Benjamin schrieb kurz danach an Scholem, dass er „seltsamerweise […] diesem Mann [Florens Christian Rang], ebenso wie seine Unterstützung und Bestätigung, das zu danken vermochte und danken mußte, was ich von deutscher Bildung Wesentlichstes in mich aufgenommen habe. Denn nicht nur, daß in di Leggi tutto
Citazioni
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