

Sinossi
C'è una leggenda che ricorda il tempo in cui le fate di due terre confinanti s'incontravano all'alba in una verde conca ai piedi di un monte. Il prato, al tocco dei loro passi, si copriva di fiori. Fate italiane e fate germaniche. Tutte vestite di bianco, sorridenti, complici. Poi non più. Le fate italiane, spaurite, stanno nascoste dietro le pietraie, quelle di Germania, sedute sul confine, vestite di nero, le trecce disfatte sulle spalle, piangono l'antica amicizia perduta. Anche così si può parlare di guerra e di desiderio di amicizia tra i popoli. Sullo sfondo del Risorgimento, lo faceva Caterina Percoto attingendo al folclore. La sua voce viene da un sito eccentrico dell'Italia divisa: il Friuli, dove lei nacque e visse, che restò asburgico per gran parte della sua vita. Scrisse articoli e soprattutto novelle convenzionalmente catalogate nel filone della letteratura rusticale. Attenta ai temi delle ingiustizie sociali, le eterne problematiche femminili con le loro incertezze, contraddizioni e verità, il rapporto con gli altri, fraternità, competizione, solidarietà dalla famiglia fino alle relazioni tra stati, la guerra. Temi che non hanno confini di regione o tempo.
- ISBN: 8832237466
- Casa Editrice: L'Orto della Cultura
- Pagine: 172
- Data di uscita: 20-10-2020
Recensioni
Al momento non ci sono recensioni, inserisci tu la prima!
Citazioni
Al momento non ci sono citazioni, inserisci tu la prima!