Molto mossi gli altri mari
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Sinossi
Rimpianti e attese, sembra non possano esistere altri stati d’animo nella Baia di Santa Virginia, una spiaggia sotto un promontorio cupo e selvaggio. Quando la radio annuncia l’arrivo di una tempesta anomala che si abbatterà sulla costa, i ragazzi che hanno passato lì tutte le estati della loro vita tornano per cavalcare le onde epiche che hanno sempre invocato.
Michele, l’unico di loro a essere nato a Santa Virginia – conosce a memoria ogni quercia e sentiero del promontorio –, oltre all’allerta meteo riceve la notizia che Micol si sta per sposare. È la ragazza riccia, elegante e inafferrabile che ha conosciuto tanti anni prima, in un bagno tra i cavalloni di fine stagione. L’ha attesa e sognata giorno e notte per anni, finché non ha fatto di tutto per dimenticarla.
Lei e Michele sono sempre stati sul punto di dirsi qualcosa che non si sono mai detti, perché ogni volta settembre li separava. Lui trascorre gli inverni a letto con lunghe febbri, aggiustando biciclette con il padre, osservando la luna con il telescopio, immaginando lo sbarco degli alieni, incatenato allo splendore del luogo da cui non vuole allontanarsi. Intimidito, reticente, ultimo dei romantici, diventa l’unico punto fermo del gruppo di ragazzi benestanti e abbronzati che vanno e vengono tra Roma e le loro ville al mare. È amico perfino di Guido, l’eccentrico leader della comitiva, che gli donerà la sua prima tavola da surf.
Molto mossi gli altri mari disegna la mappa perfetta della nostalgia, raccontando una storia d’amore fatta solo di silenzi, cresciuta tra gli innaffiamenti automatici dei giardini e le siepi curate, alimentata da infiniti giri in canoa e in bicicletta, vissuta tra il campo da ping-pong e la splendida piscina di Guido. Un amore plasmato dai tanti tramonti incandescenti e dai riti estivi di un luogo infestato di malinconia.
La luce dorata di settembre si riversa sulla scrittura stessa, una luce marina che proietta le ombre lunghe e minacciose del passaggio tra adolescenza e età adulta. Francesco Longo ha scritto un romanzo breve che ha il respiro largo di un classico. Ci convoca in quello spazio speciale in cui tutti, ogni anno, siamo stati eterni per tre mesi – da giugno a settembre – quando l’estate finalmente spalancava le porte ai desideri andati in letargo per tutto l’inverno.
- ISBN: 8833931293
- Casa Editrice: Bollati Boringhieri
- Pagine: 177
Recensioni
Libro molto amato, candidato a molti premi (magari ne ha pure vinto qualcuno, no idea), molto chiacchierato su Ig dove ormai fa 'immagine' parlare di libri. Io non l'ho trovato un brutto libro, calato perfettamente nel mio odio per il mese di agosto e quindi denso di letture leggere, ma da qui a def Leggi tutto
Una storia piuttosto leggera, non entusiasmante. Risveglia a tratti, su chi è nato su un’isola o comunque davanti al mare, delle sensazioni note. Richiama riflessioni conosciute, stati d’animo vissuti.. ma non mi ha mai coinvolto effettivamente e non sono soddisfatto.. Non approfondirò l’autore.. Leggi tutto
Da sempre Michele ha vissuto con la condanna dell'attesa che la sua Baia, quella di Santa Virginia, si ripopoli d'estate, in modo da potersi lasciare alle spalle la malinconia e la solitudine in cui è costretto a rifugiarsi durante gli altri mesi dell'anno. Michele non aspetta solo gli amici che affo Leggi tutto
Il libro racconta di alcuni ragazzi che ogni estate si ritrovano alla baia di santa virginia, trascorrono le loro estati diventando tutt'uno con la sabbia e il mare. Il narratore Michele vive da sempre a santa virginia a differenza dei suoi amici, lui prova una forte attrazione per Micol ma non le p Leggi tutto
Bello. Si torna al periodo della adolescenza, alle estati trascorse insieme agli amici, alle prime cotte e agli amori profondi. Michele attende con ansia L arrivo dell estate perché per lui significa rivedere Micol e il suo gruppo di amici. Tra lui e Micol si istaura un rapporto fatto di silenzi, di Leggi tutto
Bellissimo quando descrive pari pari quella che è anche la mia estate al mare e quando cattura perfettamente l’atmosfera malinconica dell’ultimo bagno prima di partire Delusioncina invece la parte romantica( me la aspettavo completamente diversa) perchè alla fine di romantico c’è poco... Partenza a bo Leggi tutto
Sono un po' prevenuta nei confronti degli amori che stanno tutti nella testa, amanti disperati che meriterebbero un bello schiaffone, e su! datevi una mossa!, ma a parte questo che bello, questo mare, queste onde, questi amici.
Un libro che mi ha riportato indietro a quelle meravigliose estati di quando ero ragazzina, che mi ha fatto innamorare e piangere.
Sono uno di quelli che i sentimenti li nasconde, quando non finge d'ignorarli. Cosi, leggendo questo romanzo mi son detto: i Finzi Contini vanno al mare. Perché pensavo a te. Se lo leggi ti piacerà.
Mediocre. Nostalgico in modo snervante, personaggi inerti e vaghi. Vicende anonime e insignificanti. Noioso
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