L'incredibile cena dei fisici quantistici
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Sinossi
Bruxelles, 29 ottobre 1927. Si è appena concluso il V Congresso Solvay della Fisica, che ha visto riuniti i fisici più illustri dell’epoca, gli stessi che ora si apprestano a partecipare a una cena di gala, ospiti dei reali del Belgio. C’è Albert Einstein, scherzoso come suo solito; Marie Curie, saggia e composta; Niels Bohr, che maschera bene la tensione sotto un’aria gioviale; e poi ancora Arthur Compton, William Bragg, Irving Langmuir… Menti eccelse e brillanti, ma anche uomini e donne con le loro debolezze e le loro piccole manie, che questo romanzo ci restituisce a pieno, mescolando abilmente Storia e storie, realtà e fantasia, fisica e pettegolezzi. Partendo da un fatto storico, Gabriella Greison conduce il lettore a quella tavola, tra porcellane finissime e luci sfavillanti, camerieri compassati e ottimo cibo, facendogli ascoltare le chiacchiere che si intrecciano da una sedia all’altra, e soprattutto l’acerrima discussione sulla fisica quantistica tra Einstein e Bohr, punto cruciale nella storia della disciplina. E così, tra una portata e l’altra, travolti dalla narrazione in presa diretta, ci troviamo come per magia a capire concetti complessi, ascoltandoli direttamente dalla voce di chi li ha ideati. E al termine di questa davvero incredibile cena, ci alziamo anche noi dal tavolo, divertiti e più colti di quando ci siamo seduti.
- ISBN: 886918899X
- Casa Editrice: Salani
- Pagine: 272
- Data di uscita: 29-09-2016
Recensioni
Ci sono libri che in poche pennellate sono capaci di trasportarti in altre epoche, di farti respirare l'aria di eventi lontani nel tempo. Questo non è uno di quei libri. Tra il pesante e il pedante, con la presenza dell'autrice all'inizio e alla fine che, parafrasando Nanni Loy con Moretti, ti viene Leggi tutto
This book, set in 1927, wants to tell the fifth Solvay congress of Physics, one of those congresses periodically organized by the wealthy Belgian industrialist Solvay and which had the purpose of bringing together all the most important physicists in the world around the same table. Solvay organized Leggi tutto
In questo titolo l'autrice cerca di romanzare la cena che si è svolta il 29 ottobre del 1927, al 5° congresso Solvay a Bruxelles. Questo evento è rimasto nella storia perché, durante questa cena, si gettato o le basi della fisica quantistica. Attorno al tavolo sono infatti seduti Albert Einstein, Ma Leggi tutto
Mi accodo anche io alle altre recensioni negative per questo libro. E' stato una vera delusione. Io e la fisica al liceo eravamo due mondi agli antipodi, come tutte le materie scientifiche (tranne geografia astronomica). Nonostante questo, mi è sempre piaciuto nel mio piccolo cercare di informarmi e Leggi tutto
"Se ti metti a studiare la teoria quantistica per cercare di capirla, allora puoi ritenerti fortunato quando avrai colto anche soltanto uno dei suoi tanti concetti. La teoria quantistica va considerata come una delle grandi vittorie dell'uomo: fa sorridere per mesi e poi piangere per anni". Ho trovat Leggi tutto
L'idea era davvero interessante, e mi ha spinto ad acquistare rapidamente il libro. Putroppo il suo sviluppo è molto carente. La cena dovrebbe essere un pretesto per raccontare le vite e le opere dei grandi fisici che vi parteciparono (e non), ma al termine del libro non si ha minimamente l'impressio Leggi tutto
Ho letto qui su goodreads alcune recensioni prima di accingermi a leggere questo libro, comprato anni fa insieme a mia moglie (anch'essa laureata in Fisica in via Celoria a Milano) all'uscita proprio dello spettacolo teatrale della Greison su questo stesso libro. Dopo aver letto il libro penso che mo Leggi tutto
Opera di difficile collocazione, questa della Greison, riuscita solo in parte. La cornice della "cena", che dovrebbe costituire il tessuto portante della narrazione, è veramente debole e priva di interesse. Il punto di forza del libro sono le continue digressioni biografiche sui fisici, che aiutano a Leggi tutto
Interessante perchè rende la fisica quantistica comprensibile a tutti, ricco di aneddoti veri, forse a volte troppo tecnico e a tratti noioso...bello nel conplesso