copertina Mi chiamavano Piccolo Fallimento

Mi chiamavano Piccolo Fallimento

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Sinossi

«Una gemma letteraria.»
Vogue


«Straordinaria capacità di miscelare autoironia e introspezione.» - Michiko Kakutani, critico letterario del New York Times

«Il libro più bello che abbia scritto.»
Zadie Smith


Nato Igor Shteyngart a Leningrado, è un bambino pieno di curiosità. A cinque anni scrive il suo primo racconto: Lenin e la sua oca magica e la nonna gli paga una fetta di formaggio per ogni pagina.
Alla fine degli anni '70 la Storia cambia il corso della vita di Igor. Jimmy Carter e Leonid Brežnev stringono un patto: fornitura di grano in cambio del passaggio degli ebrei sovietici negli Stati Uniti. Un paese che Igor ha imparato a odiare come Il Nemico.
In questo passaggio Igor diventa Gary e l'ingresso negli Stati Uniti è come smettere di osservare il mondo da una rupe monocromatica e tuffarsi in una piscina con riflessi d'acqua in technicolor.
I genitori amorevoli e un po' bislacchi di Gary sognavano che lui diventasse un famoso avvocato, o un coscienzioso "squalo" di Wall Street. Purtroppo però il ragazzo ha scelto la carriera di scrittore. A sua madre non resta che coniare un soprannome a metà tra il russo e l'inglese - "Failurchka", Piccolo Fallimento - da appioppare al figlio. Amorevolmente. Più o meno.
Questo libro prezioso è l'ultima fatica di Gary Shteyngart. Candido, ironico e profondo, è il racconto autobiografico di uno dei più brillanti scrittori americani contemporanei.

Scarica gli articoli più belli sul romanzo: da la Repubblica a la Stampa, al Giornale al Corriere della Sera.

Tra i libri di Gary Shteyngart: Absurdistan e Storia d'amore vera e supertriste

  • ISBN: 8823508851
  • Casa Editrice: Guanda
  • Pagine: 388
  • Data di uscita: 04-09-2014

Dove trovarlo

€18,00

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